La rosa finale del concorso Student dei Sony World Photography Awards 2022 comprende i corpora di dieci studenti che frequentano autorevoli istituti di istruzione superiore in ogni parte del mondo. Per il 2022, ai candidati è stato chiesto di mandare una serie di minimo 5 e massimo 10 immagini sul tema Connections, riflettendo su come, negli ultimi due anni, la pandemia globale ci abbia spinti a esplorare modalità di contatto che non avremmo mai immaginato. Le foto meritevoli della finale sono state scelte per la capacità di dare interpretazioni tanto variegate quanto acute di questo argomento.
Diversi sono i progetti che puntano l’attenzione sul rapporto con l’identità culturale e la comunità di appartenenza: The Identity of Holland di Ezra Bohm (Paesi Bassi, Nederlandse Acedemie voor Beeldcreatie), dedicato agli abitanti di Urk, l’ultimo villaggio olandese in cui si indossano ancora abiti tradizionali; Becoming South African di Aidan Murgatroyd (Sud Africa, Stellenbosch Academy of Design and Photography), che segue il percorso del fotografo alla ricerca di una conoscenza più profonda e di un nuovo senso di legame con la sua terra natia, dopo una lunga assenza; Theologians di Sergey Pronin (Federazione Russa, Scuola di fotografia moderna Docdocdoc), che ritrae i partecipanti al campo estivo della facoltà di teologia dell’Università ortodossa San Tichon, mentre provano a stabilire una connessione spirituale; The Butcher di Dennis Mubanga Kabwe (Zambia, Open Window University), un’incursione nell’attività di un macellaio nel cuore di un mercato locale; e Cariño di Chris Rosas Vargas (Stati Uniti, Parsons), una serie di ritratti sentimentali degli spazi pubblici fra il Bronx e Harlem.
Altri lavori, invece, si soffermano sul concetto di unione e solidarietà, come Tiramisu di Alexander Komenda (Canada, Università Aalto, Finlandia), che racconta i divertenti escamotage di Komenda e dei suoi compagni di studio per ingannare il tempo durante i lockdown. Oppure Disconnected di Oriel Naxhielly Martins (Armenia, ENFO Escuela De Fotografía, Argentina), dedicato ai momenti di intimità fisica e al tentativo di affrontare l’isolamento durante la pandemia.
Anche i collegamenti con il passato e con la genealogia sono stati una grande fonte di ispirazione per i giovani artisti: in Connections, Sachi Deshmukh (India, Nuova Accademia di Belle Arti, Italia), contrappone passato e presente, mostrando alcune vecchie fotografie dei suoi genitori, allora novelli sposi, tenute dalle loro mani ormai invecchiate e legate da un filo rosso; Memories of Family di Xu Han (Cina continentale, Nanjing University of the Arts) parte da primissimi piani astratti di motivi e gocce di vernice per descrivere il rapporto dell’autore con la sua famiglia; Even When We’re Breathing, We’re Moving di Angela Stoll (Australia, University of Wollongong) esamina l’idea di movimento come frammento temporale con una galleria di foto in bianco e nero a lunga esposizione di una ballerina in uno spazio abbandonato.