Lenstag è in primis un sito internet, in secundis un’applicazione per smartphone disponibile per Android e iOS.
I fotografi professionisti, o anche semplicemente gli appassionati “veraci”, sono soliti girare con una mole di attrezzatura notevole: macchina, obiettivi, flash e accessori vari. Il tutto solitamente è stipato in una borsa o in uno zaino che, per quanto compatto possa essere, di sicuro dà nell’occhio.
Di chi? Beh, di chi potrebbe vedere quella mole di attrezzatura non come semplici apparecchiature elettroniche, bensì come soldi contanti.
Sempre più frequentemente si sente dire che “le borse spariscono” in determinati contesti lavorativi, ma possono volatilizzarsi anche solo per la semplice distrazione nel rincasare o nel frequentare luoghi sbagliati. Una statisca vuole infatti che la maggior parte delle sparizioni di materiale fotografico avvenga durante i furti in casa e il furto d’auto..ma è in crescita, anche e soprattutto grazie alle nuove tecnologie, la ricettazione attraverso il web e la vendita online, senza contare il classico furto del bagaglio all’aeroporto. Il nostro kit però può essere anche semplicemente dimenticato (non chiedetemi come, ma è davvero successo) a causa della disattenzione.
Come fare quindi a metterci una toppa? Siamo davvero in balia degli eventi?
Il metodo più antico e praticato è la classica denuncia formale alle autorità. Ma questo tipo di furto può anche essere uno dei tanti “reati sommersi” (i reati avvenuti, ma non denunciati) del nostro Paese, dovuto solitamente alla poca fiducia nella possibilità di ritrovare il maltolto e nella scarsa celerità delle operazioni.
Lenstag ci viene quindi in soccorso.
Lenstag è in primis un sito internet, in secundis un’applicazione per smartphone disponibile per Android e iOS.
Cosa fa? È un metodo per catalogare il proprio materiale e ritrovarlo in caso di furto.
Come funziona? Il metodo è semplice e davvero veloce: basta registrarsi nella comunità Lenstag attraverso la pagina web o l’applicazione, indicare il numero di serie del proprio obiettivo, della propria macchina o della propria attrezzatura e scattare una foto della stessa; bisogna, in poche parole, provare di essere davvero i proprietari del materiale che viene indicato come nostro.
Una volta caricato il materiale, esso sarà abbinato automaticamente ad un codice numerico che indicherà tutto ciò che è nostro in una lista, fruibile liberamente dagli utenti registrati su Lenstag.
Ogni qualvolta il malcapitato ladruncolo tenterà di vendere online la macchina o l’obiettivo rubato, Lenstag tramite un algoritmo che rimanda al numero di serie che abbiamo indicato, ci invierà una mail indicante il tentativo di vendita e quindi la possibilità di rintracciare il kit e la persona che sta cercando di guadagnare da qualcosa di non suo. Ma c’è di più. C’è infatti la possibilità che il ladro in questione non voglia rivendere la fotocamera, ma tenerla per sé per utilizzarla. Nel caso le immagini vengano condivise su internet, mediante un blog per esempio, sempre grazie a quell’algoritmo, verrà ripescato dai dati Exif il numero di serie dell’oggetto e, anche in quel caso, ci verrà recapitata una mail.
Altra comodità di un sito e un’applicazione come Lenstag, è la possibilità del procedimento inverso: non solo il web, inteso come www, può aiutare a ritrovare l’oggetto sottratto o smarrito, bensì anche ogni singolo utente registrato. Una volta scelto il prodotto da comprare, basterà indicare il numero di serie sul sito che in tempo reale comunicherà se l’attrezzatura in questione è rubata o meno.
Come sia possibile tutta interazione tra l’applicazione e Google è presto detto: l’ideatore di questo intelligentissimo servizio si chiama Trevor Sehrer, ingegnere del settore mobile proprio di Google.
Bravo Trevor, grazie.