Prova di stampa delle nuove Canson Arches 88, Arches BFK Rives White, BFK Rives Pure White e Arches Aquarelle rag
Abbiamo già avuto modo, su queste pagine, di andare alla scoperta della lunga tradizione cartaria di Canson, il prestigioso marchio francese oggi di proprietà della italianissima FILA, Fabbrica Italiana Lapis e Affini.
Le origini di Canson hanno radici salde e profonde e risalgono a quando Jean Montgolfier, catturato dai Turchi alle Crociate, ebbe modo di apprendere da questi ultimi le tecniche di produzione della carta e le portò con se al suo ritorno in Europa. Nella sua lunga storia il percorso dell’azienda si è contraddistinto per la qualità dei prodotti e la capacità di innovazione, caratteristiche che le hanno permesso di saper sempre proporre soluzioni al passo con i tempi.
È così che, sin dal 1865, forte dell’esperienza nel mondo delle carte artistiche, Canson inizia ad imporsi anche come standard industriale delle basi di carta per la stesura degli allora esordienti materiali fotosensibili. Grazie alla presentazione di un brevetto che descriveva come migliorare la resa delle immagini all’albume, infatti, il nome Canson si lega indissolubilmente al settore fotografico.
Cambiano i tempi e le tecnologie, ma il legame del marchio francese con il mondo fotografico prosegue più forte che mai. Ecco che nel 2008, fedele alla tradizione di ricerca e sviluppo, la casa rinnova il suo impegno nel proporre prodotti fotografici innovativi e lancia Infinity, una linea di supporti dedicati alla stampa inkjet di qualità che uniscono il carattere delle più belle ed apprezzate basi Canson con le coatizzazioni all’avanguardia in grado di garantire alle stampe qualità e longevità.
La gamma Canson Infinity è composta da una quindicina di diversi supporti, molti dei quali hanno ricevuto negli anni importanti certificazioni e riconoscimenti a testimonianza della loro qualità.
Uno dei più iconici prodotti di questa linea, la Baryta Photographique, è stata recentemente oggetto di miglioramenti che hanno portato al lancio della seconda generazione di questa particolare carta baritata dall’aspetto squisitamente fotografico. Lungi dal riposare sugli allori, però, ecco che a pochi mesi di distanza dal lancio della Baryta Photographique II, disponibile nelle versioni Satin e Matt, Canson raddoppia gli sforzi e presenta ben quattro nuove carte.
Con sede nei Vosgi francesi la cartiera Arches, oggi anch’essa del gruppo FILA, produce carta artistica di qualità sin dal 1492. Artisti del calibro di Manet, Cézanne, Van Gogh, Picasso e Dalì, solo per menzionarne alcuni, hanno realizzato i loro più importanti capolavori sulle carte create da questa fabbrica che, a tutt’oggi, è l’unica in Francia ad utilizzare ancora il processo di produzione su forma tonda in cilindro, noto come “mould made”, in grado di conferire ai fogli un aspetto ineguagliabile.
La fabbricazione su forma rotonda (mould made) è il miglior procedimento per ottenere una carta stabile che tenda a deformarsi poco quando è bagnata, caratteristica fondamentale per le carte acquarello ed importante anche per la stampa a getto d’inchiostro. Questo metodo di fabbricazione permette di ottenere una grana naturale ma offre anche diversi altri vantaggi. Il più importante è senza dubbio una migliore distribuzione delle fibre rispetto a quanto avviene con la macchina a tavola piana. La fabbricazione su forma rotonda consente di ottenere carta di eccellente qualità, simile a quella realizzata a mano. Il principio di funzionamento consiste in un grosso cilindro, chiamato “forma”, che viene ricoperto con un vaglio, una sorta di tela a maglie metalliche che può presentare dei rilievi necessari a ottenere la filigrana. Il tutto viene poi immerso in una vasca contenente la pasta: una miscela di acqua e fibre. La forma gira lentamente all’interno della vasca: l’acqua contenuta nella pasta penetra nel cilindro, mentre le fibre che restano sulla superficie del vaglio si distribuiscono in modo omogeneo e regolare. Il foglio così ottenuto viene collocato su un feltro di lana che segna leggermente
La qualità delle basi prodotte da Arches unita alle tecniche di coatizzazione messe a punto negli anni da Canson ha permesso oggi l’introduzione di Arches 88, Arches BFK Rives White, BFK Rives Pure White e Arches Aquarelle rag, quattro nuovi cartoncini artistici per la stampa a getto d’inchiostro fine art. Sono tutti realizzati in cotone al 100% e acid free con buffer alcalino per soddisfare il rispetto delle norme ISO 9706 relative alla conservabilità delle carte. Questi quattro nuovi supporti sono caratterizzati da bianchi straordinari, ottenuti grazie alla qualità delle materie prime e non con il più semplice ricorso agli sbiancanti ottici. Scopriamoli uno ad uno.
Arches 88 è cartoncino 100% cotone da 310 g/mq per stampa artistica contraddistinto dal tono bianco puro e da una finitura superficiale matte ultra liscia in grado di dare una sensazione morbida e vellutata al tatto. Una stampa fine art non dovrebbe mai essere maneggiata a mani nude per evitare di rovinarla e contaminarla con il sudore delle nostre mani, tuttavia è difficile resistere alla piacevolezza tattile di Arches 88.
L’esclusiva coatizzazione di questa piacevolissima base permette poi di ottenere stampe inkjet contraddistinte da una eccellente resa del dettaglio e da un’ampia gamma tonale, con una superba resa cromatica e passaggi graduali dal nero profondo al bianco naturale.
Arches BFK Rives White e Arches BFK Rives Pure White sono due carte che con la precedente condividono peso, composizione e coatizzazione ma che, a differenza di essa, si contraddistinguono per una texture leggermente più granosa in grado di dare corpo ai dettagli dell’immagine senza mai diventare invadente. Anche nel caso delle BFK Rives la patinatura permette di ottenere una gamma tonale amplissima, contraddistinta da una eccellente luminosità.
La differenza fra le due versioni consiste nel punto di bianco: più brillante ed allineato alla tinta di Arches 88 ed Aquarelle quello della BFK Rives Pure White, sensibilmente meno brillante e più giallo quello della Rives White.
Come il nome lascia intuire, delle quattro nuove carte la Arches Aquarelle Rag è quella con la texture più marcata, com’è per l’appunto tipico delle carte acquarello. Come per gli altri nuovi prodotti il peso è di 310 g/mq e la composizione in cotone al 100%. La goffratura di questa carta però è decisamente evidente e la sua superficie ruvida al tatto: caratteristiche che rendono necessario un attento abbinamento con i soggetti delle stampe che andremo ad eseguirvi. La particolare finitura di questo supporto fa anche si che, a parità di peso, esso sia quello più spesso dei quattro: 530 µm contro i 505 µm delle BFK Rives ed i 485 µm della Arches 88.
Le nuove carte sono disponibili nei classici formati A4, A3, A3+, A2 ed in rotolo nelle larghezze 43, 61, 91 e 111cm. Arches 88 ed Aquarelle rag sono disponibili anche nel formato cartolina 12,7 x 17,8cm.
Da sempre Canson mette gratuitamente a disposizione sul suo sito web (canson-infinity.com) i profili ICC di tutte le sue carte relativi alle stampanti fotografiche più diffuse. Tuttavia i quattro nuovi supporti sono di recentissima introduzione e, al momento in cui viene scritto questo articolo, sul web non sono ancora disponibili i profili colore per tutte le stampanti. Data l’attenzione alla quale il marchio ci ha da sempre abituato è sicuramente solo questione di tempo ma nel frattempo, per eseguire le stampe di test, provvediamo a a creare i profili ICC delle nuove carte ricorrendo ad i1 Photo PRO 3, la soluzione di XRite basata sulla terza generazione del loro spettrofotometro professionale e sul potente software i1 Profiler.
Dal punto di vista cromatico le nuove carte hanno un comportamento molto simile fra loro, chiaro indice del fatto di condividere base e coatizzazione. Il gamut riproducibile, pur più contenuto di quello delle carte con finitura fotografica, è assolutamente allineato con quello delle migliori carte artistiche e consente il raggiungimento di saturazioni importanti, come si può vedere nell’immagine con il cielo blu e le imposte rosse.
L’elevato spessore di questi cartoncini rende necessario l’inserimento in stampante di un foglio alla volta, seguendo le istruzioni per il caricamento dei supporti spessi, che nel caso della Epson SC-P800 utilizzata per le prove avviene frontalmente.
Se è possibile elencarne i dati tecnici, non è mai facile descrivere a parole le sensazioni che una carta può ispirare. Ecco perché, per la prova, è stata posta una particolare attenzione proprio nella scelta delle immagini da stampare sulle nuove superfici.
Mai come nel caso di questi quattro nuovi supporti, infatti, diventa evidente il fatto che, anche a parità di peso e “base”, una diversa finitura superficiale possa trasmettere sensazioni e piacevolezza diverse.
Ciò ci riporta all’importanza di effettuare sempre una scelta ponderata del supporto, che deve essere coerente ed in sintonia con le immagini che vi andremo a stampare, affinché il soggetto sia in armonia con le sensazioni trasmesse dalla carta.
Tutte le carte Canson le potete trovare sul sito canson.com e su onnik.it.