Durante un evento di motorsport, nei box e a bordo pista, la selezione e l’editing delle immagini devono essere rapidi ed affidabili: ecco la nostra prova della nuova SanDisk Professional Pro-Dock 4.
Parola d’ordine scalabilità, il concetto che Wester Digital ha trasmesso alla divisione Sandisk Professional (dedicata alla soluzione di storage di alta gamma) quando ha deciso di creare il sistema Pro-Dock. Cucito addosso al professionista, grazie alla modularità fotografo e videomaker potranno lavorare sul proprio workflow senza compromessi legati alla velocità di trasferimento multiplo.
Ma cosa si intende per scalabilità? Nel mondo professionale non sempre i flussi di lavoro sono costanti sia in termini di volumi che di tipologia. Nel passato le soluzioni erano spesso fini a se stesse e utilizzabili in un solo ambito, tanto da richiedere la presenza di molteplici attrezzature per coprire tutti i flussi di lavoro.
La soluzione a queste esigenze pensata da Western Digital ha il nome di Pro-Dock 4, una docking station che può ospitare fino a quattro lettori Pro-Reader della serie professionale Sandisk.
La nuova Pro-Dock 4 è caratterizzata da un design moderno e pulito. Le griglie che la compongono sul fronte, sul dorso, ai lati e sul retro sono dedicate alla dissipazione del calore, fondamentale quando il flusso di lavoro si fa importante. Frontalmente troviamo anche i quattro slot per i Pro-Reader; qui l’alloggiamento è curato nel dettaglio, tanto che i lettori non sporgono dalla dock ma rimangono perfettamente integrati.
Subito sotto troviamo due prese USB tipo A e altre due USB di tipo C 3.2 Gen 2 da 10 Gbps. Una luce a led bianca indica l’azionamento e il funzionamento della dock, utile visto che è veramente silenziosa nonostante la presenza della ventola di raffreddamento.
Ventola e relativo dissipatore occupano la maggior parte della zona posteriore condivisa. La struttura è completa di tutto, tanto che potrebbe far pensare di essere in presenza di un Nas:
Interessante qui l’utilizzo delle prese Thunderbolt che fungono anche da alimentatore per un PC, per un monitor o per ricaricare i propri device incluse le batterie delle fotocamere! Insomma, si può lavorare anche quando è disponibile una sola presa di alimentazione elettrica, cosa che accade spesso durante gli eventi.
È possibile monitorare tutte le attività e i device attraverso la nuova app Pro-Dock Utility disponibile per Windows e Mac. Da qui possiamo vedere le velocità di download e i dati di esercizio come RPM e le temperature di CPU e Reader, gestire la luminosità del led della dock, espellere in modo sicuro ogni singolo lettore. È un gradito plus, naturalmente la dock può essere usata direttamente senza l’utility.
Parlando di dimensioni Pro Dock 4 occupa uno spazio di 183 x 115 x 156 mm per un peso di 2,3 kg esclusi i lettori Pro-Reader. Scalabilità fa rima anche con versatilità perché ogni Reader può essere usato singolarmente e senza l’ausilio della Dock, come lettore portatile.
Una parte del mio lavoro da fotografo automotive è legata al mondo del motorsport. La comunicazione di eventi è diventata sempre più live, le immagini devono essere condivise sui social e via web il prima possibile per svariate esigenze. Ma oltra alla velocità c’è bisogno di tanta affidabilità per rispettare le richieste dei clienti.
Ho testato la nuova Sandisk Pro-Dock 4 sul campo proprio durante un evento di motorsport dove avevo il compito di fare la selezione e l’editing delle foto realizzate dai fotografi in pista e nei box per poi condividerle in tempi veramente stretti ai vari media. Il classico workflow di agenzia, stressante e stringente. Il team era composto di cinque fotografi quindi ad ogni sessione terminata avevo almeno cinque schede di memoria da scaricare se non di più (qualcuno scatta con più fotocamere) e nel minor tempo possibile.
I nemici in questo frangente sono due: la velocità di download, visto che si parla di parecchi GB di immagini, e la perdita di tempo nel cambio lettori visto la diversa tipologia di schede di memoria presente sul mercato. Non è un lavoro “pulito”: la scrivania si trasforma in un deposito di lettori, tantissima confusione e tutte le porte del pc impegnate.
Ma non oggi. L’ordine ha un nome: Sandisk Pro-Dock e Pro-Reader nelle versioni con lettore multiplo (microSD, CF ed SD), per CFexpress e CFfast 2.0. I lettori garantisco velocità e un’ottima capacità di dissipare il calore; il plus è che possono essere usati singolarmente collegandoli direttamente al PC. Esempio pratico se ci spostiamo dall’area di lavoro, scendiamo nel box di un team e abbiamo l’esigenza di scaricare le foto da lì per analizzarle con il cliente.
Ho allestito la mia postazione collegando Pro-Dock 4 ad una presa di corrente vicino al mio PC che poi ho collegato direttamente alla Dock per testare la funzione di alimentazione tramite la presa Thunderbolt 3. Quando le prime sessioni di prove sono finite e i colleghi sono tornati hanno cominciato a fioccare le schede di memoria. E anche il mio stupore nel vedere che una mole di dati enorme stava passando da un solo cavo che va dalla Dock al PC, passando per un hard disk esterno e per la memoria interna del computer.
Non solo, ho svolto contemporaneamente l’attività di selezione delle immagini da più schede di memoria: stavo facendo quattro cose in una sola volta! Che poi in realtà avrei potuto farne anche di più, visto che avevo altre due porte libere sul mio PC che avrei potuto utilizzare per un backup. O per altri lettori come quello per schede XQD che ho utilizzato durante la gara, davvero incredibile!
Durante le gare sono state utilizzate schede di memoria Sandisk Extreme Pro: SDXC UHS 2 da 64 GB, CFast 2.0 da 512 GB, CFexpress type B da 128 GB con le velocità fino a 1700 MB/s di lettura e 1200 MB/s in scrittura.
Analizzando i dati durante la copia dei file ho rilevato 1700 MB/s di scrittura e 2600 MB/s di lettura scaricando contemporaneamente tre schede di memoria Sandisk Extreme Pro. Sui supporti erano presenti una mole di circa 270 GB: li ho scaricati tutti in circa un’ora, tutti assieme. Immaginatevi ora questa quantità di GB ripartita su più schede di memoria diverse e la perdita di tempo nel scaricare e cambiare lettore ogni volta.
Pro-Dock 4 è in grado di cambiare la vita a chi svolge un’attività professionale ricca di GB, diversi supporti di memoria e la ormai onnipresente fretta di avere file o di potervi accedere per elaborarli. I tecnici di Sandisk Professional avrebbero potuto limitarsi a risolvere queste richieste; invece hanno creato il concetto di scalabilità e modulabilità rendendo Pro-Dock 4 un investimento polifunzionale e duraturo per il proprio workflow. I vantaggi sono evidenti!