Il negativo va avvolto sulle spirati e inserito nella tank per poi procedere allo sviluppo, al fissaggio, al lavaggio e all’asciugatura.
Sul nuovo Classic Camera B&W 114 pubblichiamo un ampio articolo su come costruirsi una fotocamera a foro stenopeico; ma una volta esposto il negativo occorre svilupparlo.
Trattare il formato 120 è un poco più difficile: ne ho sviluppati ben 3 insieme.
La pellicola FomaPan 400 ISO è un materiale in partenza morbido e poco contrastato, rende più difficile sbagliare. Anche il Rodinal a 20°C 1 + 50 è uno sviluppo tutto sommato morbido.
Nella tank fuori misura che ho utilizzato per lo sviluppo trovano certamente posto quattro rulli 120, ma forse anche cinque! C’è però da considerare che tre rulli hanno richiesto ben 2 litri di ciascun bagno. E considerate che il Rodinal è un monouso! Anche la changing-bag si è rivelata strettina!
Come sviluppo ho usato il Rodinal, molto standard. La Fomapan 400 è in realtà una 200 ISO; personalmente ho scattato a 50 ISO. Per le vostre sperimentazioni fate le dovute proporzioni per 20°C e diluizione 1+50. Io amo esagerare, ma è questione personale. Il carattere sperimentale del mio progetto Holga pinhole mi ha portato a non prestare particolare attenzione alla “pulizia” dei negativi (mai avrei pensato di utilizzarli davvero).
Non fidatevi mai delle apparenze: in scansione la polvere è un incubo! Curate quindi la pulizia e conservate bene i vostri negativi a partire dall’asciugatura in ambiente pulito alla conservazione negli appositi plasticoni non acidi.