Photo Basel, per chi cerca ispirazione

Photo Basel è una fiera che funziona, i visitatori sono principalmente collezionisti e, a giudicare da quello che dicono gli espositori, si vende bene. Aiutata anche dal clamore di Art Basel che ha luogo negli stessi giorni, nel giro di pochi anni la fiera si è imposta nel panorama internazionale come uno dei più importanti appuntamenti dedicati alla fotografia d’arte. Non è grande, ma sicuramente di qualità e la selezione che propone quest’anno è quanto mai ricca: oltre 400 immagini presentate da 39 gallerie e 169 artisti. Vediamo insieme le proposte più interessanti.

Al primo piano, in fondo alla sala, colpisce la bella mostra Pure Photography curata dalla galleria WBB di Zurigo con una selezione molto particolare di fotografie in bianco e nero. Sono immagini di fiori e vegetazione di autori molto diversi tra di loro. Ci sono Mapplethorpe ed Edward Weston, Ansel Adams e Minor White, Ryuijie e Roman Loranc, solo per citarne alcuni.

Le fotografie esposte fanno parte di una collezione privata più grande, in tutto 80 scatti realizzati tra il 1920 e il 2020, che ora sono in mostra a Zurigo e che il gallerista Peter Wallimann non intende vendere singolarmente. Ha impiegato oltre dieci anni a raccoglierle ed ora valuta solo offerte per l’insieme delle immagini.

La Bridge Gallery (Parigi) esplora l’evoluzione della fotografia di ritratto in Africa accostando due artisti con approcci diversi. Sarfo Emmanuel Annor si esprime con un tripudio di colori accesi intervenendo sui suoi scatti, Fatoumata Diabaté segue le orme dei padri maliani della fotografia africana Malick Sidibé e Seydou Keïta con la sua ritrattistica in bianco e nero. Da oltre un secolo, la fotografia di ritratto si è affermata come uno dei mezzi di espressione artistica più comuni nel continente africano e questi due autori rappresentano una testimonianza importante.

Da Milano, la galleria L’Affiche partecipa con due artisti in uno stand di grande impatto. Nei collages di Alfred Drago Rens, alcune “fotografie che sono state speciali per poche persone e che nella loro unicità sono simili a mille altre” vengono tagliate, sovrapposte, colorate e attraverso un atto “icono-vandalico”, l’artista intende mettere in evidenza la loro bellezza perché possano trovare nuovi amatori.

Le fotografie di Lucretia Moroni, invece, sono stampate con una serie di processi che donano molta matericità al risultato finale. Oltre al soggetto dell’immagine, la stampa stessa acquista importanza e rafforza ciò che vi è rappresentato: ponti (come simbolo di cambiamento e passaggio), riflessi (perché appaiono e scompaiono come le illusioni e i sogni), alberi e molto altro ancora.

Uno degli stand più raffinati è quello della galleria Kahmann di Amsterdam che espone una serie di fotografi come Neelte De Vries (1976), Asha Swillens (1994), Marcus Schaefer (1987) accomunati da un gusto elegante ed essenziale. 

La galleria rappresenta da oltre dieci anni artisti emergenti, talenti affermati e firme leggendarie come Sante D’Orazio o Albert Watson.

Tra gli stand di Photo Basel si trovano parecchie immagini straordinarie, come il ritratto di Frida Kahlo mentre dipinge scattato da Giselle Freund nel 1952 (Fabian & Claude Walter Galerie, Zurigo), oppure la serie “Avedon Behind The Scenes” di Gideon Lewin (Foto Nostrum, Barcellona), o ancora la celebre immagine di Thomas Hoepker “View From Williamsburg, Brooklyn. On Manhattan, 9/11” (Galerie Buchkunst Berlin), nella quale si vede un gruppo di amici e sullo sfondo il fumo che si sprigiona dalle torri gemelle il giorno dell’attentato. Non mancano alcuni grandi classici come gli splendidi scatti di Lillian Bassman proposti dalla Peter Fetterman Gallery (Santa Monica, USA).

La Galerie Springer di Berlino propone le immagini straordinarie di Arnold Odermatt, il fotografo svizzero nato nel 1925 con una storia davvero particolare. Il suo amore per la fotografia si era manifestato fin da piccolo, ma solo molto più tardi riuscì ad essere conosciuto. Nato in una famiglia di 13 fratelli, Arnold si era formato per diventare pasticcere e, per quanto la sua passione per la preparazione dei dolci fosse inequivocabile, dovette smettere per una allergia alla farina che gli impediva di passare lunghe ore in pasticceria. I suoi genitori gli consigliarono allora di diventare poliziotto e fu quella la sua carriera. L’orientamento poetico e creativo del fotografo/poliziotto non riusciva ad esprimersi in quell’occupazione, eppure non smise mai di fotografare anche in servizio e fu solo agli inizi degli anni ’90 che il suo talento venne scoperto. Suo figlio, il regista Urs Odermatt, stava ricercando delle immagini quando si rese conto che suo padre aveva un archivio di fotografie formidabili. Cominciò a curare dei libri con quegli gli scatti, incluso il volume On Duty del 2006, che fecero conoscere il grande talento fotografico di Arnold Odermatt.

Nel 2001 il curatore d’arte svizzero Harald Szeemann portò 32 opere del fotografo svizzero alla Biennale di Venezia e, da allora, le sue immagini hanno cominciato a fare parte di collezioni importanti. 

Nella fiera Photo Basel sono anche presenti alcune opere nelle quali la pittura e la fotografia si incontrano, non tutte di grande livello e forse avrebbe potuto esserci una scelta più accurata in quell’ambito. A parte questo dettaglio, si tratta di un’esposizione estremamente interessante, con opere non scontate e molte fotografie di ottima qualità. 

Per chi è in cerca di ispirazioni, vuole tenersi aggiornato sul mercato della fotografia o trovare opere d’acquistare, vale sicuramente la pena programmare una gita a Basilea. In città (e appena fuori città) sono anche presenti una serie di altre mostre di fotografia che, però, non sono ancora accomunate da un circuito unico. Forse, come è accaduto per Paris Photo, nelle prossime edizioni ci sarà più coordinamento tra le mostre collaterali.

Photo Basel, dal 13 al 18 Giugno
12:00-20:00
12:00-18:00 domenica
Volkshaus Basel
Rebgasse 12-14
4058 Basilea
www.photo-basel.com

Enzo Dal Verme
Workshop Ritratto