Paris Photo, la grande fiera dedicata alla fotografia d’arte. sta per iniziare a Parigi. Ecco qualche anticipazione per chi la visiterà (di persona o virtualmente).
Il 10 novembre nella capitale francese aprirà al pubblico la 25esima edizione di Paris Photo, la più grande fiera d’arte internazionale dedicata al medium fotografico. Ci saranno 183 espositori provenienti da 31 Paesi del mondo e un totale di 613 artisti in mostra.
Anche quest’anno l’appuntamento si terrà al Gran Palais Ephémère, un padiglione espositivo temporaneo allestito sugli Champ-de-Mars in prossimità della Tour Eiffel nel quale avranno luogo gli eventi culturali parigini fino al 2024, termine dei lavori di ristrutturazione del Grand Palais che normalmente ospita l’esposizione. Dal 1997, la missione di Paris Photo è incoraggiare la creazione fotografica e promuovere le gallerie, gli editori e gli artisti che ne sono all’origine.
Il programma di questa edizione è particolarmente ricco.
Nel settore principale dell’edizione che sta per inaugurare verranno presentate ben 130 mostre che spaziano dalle icone degli albori della fotografia ai più grandi nomi di oggi. Il percorso offre un’opportunità unica di immergersi nell’opera di un artista, ma anche di scoprire il dialogo che si può creare tra due autori nello spazio dello stand della galleria. 14 delle mostre, infatti, sono composte da due fotografi scelti per affinità. Inoltre ci sono 92 mostre collettive, qualche esempio:
Il settore Curiosa è stato istituito nel 2015 con l’intento di dare spazio ai nuovi talenti. Quest’anno mette in evidenza l’interdisciplinarità tra diverse espressioni artistiche visive. La sezione presenta tre temi:
La selezione degli autori di Curiosa per il 2022 è stata affidata a Holly Roussell (curatrice presso l’UCCA Center for Contemporary Art di Pechino) che propone le personali di 17 artisti provenienti da 12 Paesi, alcuni dei quali espongono in Francia per la prima volta. Tra gli esordienti, Elliot & Erick Jiménez (SPINELLO Miami) e Pao Houa Her (BOCKLEY Minneapolis).
C’è poi il settore libri, un’importante area di Paris Photo, che riunisce 34 editori tra cui due italiani, curiosamente entrambi di Bologna: L’Artiere e Damiani. Qui si trovano edizioni uniche, limitate, rare, libri in anteprima e un programma prestigioso di autori noti e meno noti che si alterneranno a firmare i propri libri in un programma davvero fitto.
Per fare qualche esempio: venerdì 11 bisognerà decidere se fare la coda per farsi autografare un libro da Bruce Weber (The Golden Retriver Photographic Society), Joan Fontcuberta (Manifeste pour une post-photographie), Martin Parr (From the Pope to a Flat White) oppure da uno degli altri 16 fotografi che alle 17:00 staranno contemporaneamente firmando le proprie opere editoriali. Mezz’ora dopo ci saranno altri autori, alle 18:00, tra gli altri, Paolo Roversi. Tutto così, dal momento dell’apertura fino all’orario di chiusura. Ogni giorno. E il bello che ci sono fotografi molto diversi tra di loro. Per esempio, Giovedì 10 alle 14:00 sarà la volta di Sunil Gupta e il suo We Were Here: Sexuality, Photography, and Cultural Difference. Sabato 12 alle 16:00 Anne Ackermann rimarrà brevemente a disposizione dei suoi beneamini con il libro This life is a mix of poison and honey. In tutto più di 300 sessioni.
Per l’edizione del 25° anniversario, Paris Photo ha scelto come ospite d’onore l’attrice, artista multidisciplinare (e appassionata di fotografia) Rossy de Palma. La conosciamo per avere interpretato tanti ruoli nei film di Almodovar, recitato per Altman in Prêt à Porter, per avere collaborato con stilisti, musicisti, artisti ed essere stata la musa di diversi fotografi presentati a Paris Photo: Alberto Garcia Alix, Pierre & Gilles, Richard Avedon, Roxane Lowit, Ouka Leele e, quest’anno, Gorka Postigo che l’ha immortalata nella locandina della fiera.
Per l’occasione, Rossy de Palma ha curato una selezione di 25 opere. I visitatori potranno scoprire il suo universo estetico negli stand delle gallerie della Fiera. Tra gli autori selezionati: Bruce Weber, Marina Abramović, Ruven Afanador per cui l’attrice ha posato molte volte, ad esempio in occasione della realizzazione del libro Mil Besos con le sue straordinarie immagini in bianco e nero.
Nel corso delle quattro giornate è in programma un ricco calendario di conferenze, incontri e dibattiti a cui parteciperanno personalità del mondo dell’arte e della fotografia. L’agenda del 2022 comprende conversazioni sull’arte emergente, sulle nuove pratiche digitali in fotografia, sul metaverso e gli NFT. Inoltre sono previste una serie di conversazioni incentrate sull’arte performativa condotte dal sociologo e critico d’arte Alain Quemin.
I colloqui con gli artisti, invece, sono stati ideati dal team della rivista The Eyes che li condurrà ed esplorerà con i presenti il rapporto dell’artista con la realizzazione dei libri fotografici. In un’atmosfera intima e amichevole, ogni autore – prima di rispondere alle domande del pubblico – avrà 10 minuti per condividere la propria esperienza nella realizzazione della più recente monografia. I colloqui vedranno come protagonisti Guillaume Herbaut, Seba Kurtis, Laia Abril, Martin Parr, Nigel Shaffran, Raymond Meeks e Stanley Wolukau-Wanambwa. Il programma completo si può consultare sul sito di Paris Photo e The Eyes.
Parallelamente alla fiera fisica al Grand Palais Ephémère, Paris Photo sarà visitabile anche online dalle ore 18:00 del 9 novembre alla mezzanotte del 13 sulla piattaforma sviluppata da Artlogic, leader nella tecnologia digitale per il mondo dell’arte. L’edizione virtuale offrirà alle gallerie e agli editori di Paris Photo un’ulteriore visibilità per fare conoscere le proposte artistiche presentate in fiera. Per i collezionisti e gli appassionati, ovunque si trovino nel mondo, si tratterà di un’opportunità per acquistare facilmente opere e libri d’arte, scoprire nuovi talenti, visionare le scelte dei curatori e costruire nuove relazioni con gallerie ed editori.
Ogni anno, contemporaneamente a Paris Photo, la città pullula di mostre di fotografia. Sono così tante che è quasi impossibile elencarle tutte: le grandi gallerie come i caffè o i piccoli negozi e addirittura gli artisti al di fuori di ogni circuito colgono l’occasione per organizzare qualcosa.
Tra le iniziative più strutturate c’è il festival Photo Saint Germain che dai 2015 riunisce una selezione di musei, centri culturali, gallerie e librerie riunite in un percorso fotografico nella zona di Saint Germain des Prés. Il festival incomincia già il 3 novembre e quest’anno, nel giorno di apertura, tra le 18:00 e le 22:00 alla libreria e cinema Silencio Des Pres (13 rue de l’Abbaye) c’è la mostra di stampe vintage, proiezione del film del 1966 e presentazione del libro di William Klein “Qui Etes-Vous, Polly Magoo?”
È anche utile tenere d’occhio gli eventi elencati nei Photo Days, un calendario che si snoda dal 15 ottobre all’11 dicembre e riunisce oltre 80 appuntamenti a Parigi legati alla fotografia, tra cui istituzioni, gallerie, fiere, una casa d’aste e anche studi d’artista, laboratori o appartamenti di collezionisti. Insomma tutti gli indirizzi e date che possono offrire ai visitatori – sia professionisti che amatori – un’immersione fotografica totale in un momento in cui Parigi può essere considerata la capitale mondiale della fotografia.
Come mai tanto interesse e tanto fermento? Forse possiamo trovare la risposta in una frase del celebre fotografo francese Marc Riboud: “se la fotografia non può cambiare il mondo, può mostrare il mondo, soprattutto quando il mondo sta cambiando”.
PARIS PHOTO
10 – 13 Novembre 2022
Dalle 13:00 alle 20:00 (domenica chiude alle 19:00)
Grand Palais Ephémère, place Joffre, 75007 Paris
ONLINE VIEWING ROOMS
dal 9 al 13 novembre, ingresso libero