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Fotografia.it

L’esperto Risponde. Vorrei passare da Sony APS-C a Nikon Full Frame

Pro e contro dei due formati

Redazione fotografia.it | 22 Dicembre 2024
esperto-risponde-fotocamere

Possiedo una Sony A 65 (una APS-C acquistata nel 2013), ma vorrei migliorare la qualità agli alti ISO per ritratto, architettura, paesaggistica e foto naturalistiche e acquisterei una mirrorless pieno formato di prezzo medio. Privilegerei la qualità di immagine, il basso rumore agli alti ISO e la precisione di messa a fuoco piuttosto che la velocità di raffica e le qualità video. Sono interessato alla Canon Eos R6 Mark II e alla Nikon Z6 III, anche la Z6 II non mi dispiacerebbe. Tra le tre, per la qualità di immagine e l’assortimento di ottiche, preferirei la Z6 III. Gradirei il vostro parere, anche sull’idea di abbandonare il formato APS-C. Inoltre, per la Z6 III, sceglierei lo zoom 24-120mm f/4/G ED VR (da voi provato con soddisfazione nel numero di marzo 2020) e lo zoom 70-300 f/4,5-5,6 E ED VR, dotati di stabilizzatore, ma con attacco F Mount, invece che Z Mount. Quindi vi chiedo: ha senso montare un’ottica stabilizzata su una fotocamera già dotata di sensore stabilizzato? L’adattatore FTZII contiene delle lenti che darebbero luogo a decadimenti di qualità? La qualità dello zoom 24-120mm f/4/S (Z Mount) è simile a quella del 24-120mm stabilizzato? Poiché l’adattatore ha un costo non trascurabile, volendo coprire una focale prossima ai 300mm e con una luminosità accettabile, esiste qualche altro obiettivo compatibile Z Mount?
Francesco

Sono tante domande, ma con coerenza tra loro, per cui rispondo volentieri. La Sony A65 è una SLT, una sorta di ibrido tra la reflex e la mirrorless che tentò solo Sony e per un breve periodo. Dato lo specchio semi-trasparente che deviava una parte della luce verso il mirino, al sensore arrivava meno luce rispetto a una reflex assimilabile per formato e risoluzione, per cui già passare a una mirrorless APS-C attuale dovrebbe darle un miglioramento apprezzabile per quanto riguarda il rapporto segnale/disturbo, miglioramento ancora più consistente se passerà al Full Frame.
1)
Per il ritratto, l’architettura e il paesaggio, direi che passare al pieno formato sia consigliabile per avere un salto qualitativo importante.
E’ un po’ più opinabile per la fotografia naturalistica, dove ci sono pro e contro.
Più che altro, il fattore di moltiplicazione dato dall’APS-C potrebbe aiutarla ad avvicinare i soggetti, mentre il Full Frame la costringerà spesso a dei ritagli consistenti. Tuttavia, anche considerando i contro, non sarei contrario alla scelta che mi prospetta, per cui proseguiamo ragionando di pieno formato.
In ambito mirrorless Canon maggiormente, ma anche Nikon, non permettono l’ampia scelta tra gli obiettivi universali come avviene con i sistemi reflex (e come avviene con le mirrorless Sony), per cui la sua scelta sarà prevalentemente fra le ottiche originali.

2)
L’adattatore FTZ III non ha un gruppo ottico al suo interno poiché l’eliminazione dello specchio reflex nel passare dal sistema F a quello Z ha lasciato ampio spazio per un adattamento meccanico ed elettronico, che non richiede ottica. Tuttavia, non le consiglio di costruire ex-novo un sistema mirrorless dotandolo di ottiche da reflex con adattatore. Questo avrebbe più senso se lei avesse già quegli obiettivi da reflex, ma non è così.
Non sono favorevole ad una scelta del genere per un paio di motivi. Il primo riguarda la minore praticità di avere sempre di mezzo un adattatore ogni volta che cambia l’obiettivo. Il secondo è che ad ogni passaggio di trasmissione dei dati c’è sempre il rischio di un falso contatto per ossidazione, sporco, ecc. per cui con quattro contattiere (obiettivo-adattatore e adattatore-fotocamera) invece di due (obiettivo-fotocamera) c’è sempre qualche rischio in più di mancato o parziale colloquio, il che si traduce in malfunzionamenti.
Consideri anche che i progressi negli ultimi anni hanno riguardato più che altro il video e la velocità di elaborazione dei dati (e quindi di raffica, ma anche dell’autofocus) e non tanto la qualità d’immagine, per cui da questo punto di vista la Nikon Z6 II non è inferiore alla Z6 III e, anzi, risulta leggermente meglio come gamma dinamica e alla pari come rumore agli alti ISO. Anche qui, va però considerato che la fotografia naturalistica ha priorità diverse dagli altri generi che le interessano. Per ritratti, architettura e paesaggi la Z6 II andrebbe benissimo, mentre le foto naturalistiche farebbero preferire la Z6 III per il suo autofocus più evoluto.

3)
Mi chiede se abbia senso montare un’ottica stabilizzata su una fotocamera già dotata di sensore stabilizzato. Sì e no. In genere, i costruttori che vengono da sistemi dotati di stabilizzatore negli obiettivi hanno cercato di non smentire il proprio passato, integrando i due sistemi per spremerne ancora qualcosa in più. Questo vale soprattutto per Canon e Panasonic, mentre Nikon sembra avere abbracciato con maggiore convinzione la strada dello stabilizzatore nel corpo macchina e propone pochi obiettivi stabilizzati nel sistema Z, limitandoli alle lunghe focali.
In ogni caso, nei sistemi attuali il grosso del lavoro lo fa lo stabilizzatore della macchina, che arriva intorno a 7 EV di efficacia su 5 tipi di vibrazione (li chiamano stabilizzatori a 5 assi). A questo punto, se anche si monta un obiettivo stabilizzato, questo di solito aggiunge circa 0,5 EV, per cui cambia poco.
Solo se la macchina non è stabilizzata allora lo stabilizzatore nell’obiettivo fa ancora una bella differenza (circa 5-6 EV, in media), ma solo su due tipi di vibrazione. Però di macchine non stabilizzate non se ne fanno quasi più, per cui oggi non darei un grande valore alla presenza dello stabilizzatore nell’obiettivo. Immagino che questo sia stato anche il ragionamento di Nikon e il motivo per fare pochi obiettivi stabilizzati nel sistema Z.

Fatte tutte queste considerazioni, una volta fatta la scelta tra Z6 II e Z6 III, come obiettivi le consiglierei di partire dall’ottimo 24-120 della serie Z. Mi sorprende non poco che Nikon non abbia ancora a catalogo un 70-300mm con baionetta Z, per cui potrà valutare il Nikkor Z 28-400mm f/4-8 VR e il Nikkor Z 100-400mm f/4.5-5.6 VR, oppure il Tamron 50-400mm f/4.5-6.3 Di III VC VXD. Il fatto che questi arrivino a 400mm anziché 300mm le sarà utile, sul pieno formato.


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