Meglio un 60-600mm su Full Frame o un 70-200mm con moltiplicatore 2x su APS-C?
Attualmento ho EOS 5D MK III e MK IV ma la prova che avete pubblicato su EOS 90D mi ha fatto sorgere un interrogativo. Nel corso di un recente fotosafari in Kenya ho usato il 70-200mm f/2.8 duplicato che in alcune situazioni si è rivelato “corto”. Per il futuro sto valutando l’acquisto del nuovo Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 ma sono frenato non tanto dall’ingombro quanto dal peso che mi sembra problematico per un utilizzo a mano libera per molte ore, nonostante la buona stabilizzazione. Per evitare qualunque possibilità di micromosso non credo che con questa ottica convenga scendere sotto 1/1500s volendo diaframmare ad f/8 per la migliore resa rispetto a tutta apertura, e dunque sarei obbligato ad alzare gli ISO. L’alternativa potrebbe essere acquistare, anziché il Sigma 60-600mm, la EOS 90D (risparmiando pure), ed utilizzare il 70-200mm + moltiplicatore 2x arrivando, per il fattore di crop del sensore, ad un 224-640 f/5.6. A questo punto l’interrogativo è:
1) 60-600 Sigma su FF scattando ad ISO più alti, oppure
2) 70-200 + 2x su APS-C scattando ad ISO un po’ più bassi, ma con i limiti del sensore più piccolo.
Dal punto di vista squisitamente della resa finale quale sarebbe la soluzione migliore? Oppure si può ipotizzare un sostanziale “pareggio”?
– Antonello
Non è una risposta semplice e ovvia, per cui capisco i suoi dubbi. Consideriamo che qualche affinamento sui sensori Canon più recenti si è visto ed EOS 90D è tra le macchine che ne hanno tratto giovamento. Per questo, pur non avendole mai confrontate direttamente sugli stessi soggetti e con la stessa luce, mi viene da ritenere che tra la EOS 90D e le sue EOS 5D III e IV non ci sia tutta questa differenza come rapporto segnale/disturbo e gamma dinamica. Perlomeno non quella che si potrebbe pensare in base alla differenza di formato.
Quindi, se dalla sua esperienza si è trovato bene col 70-200mm duplicato (sia come qualità dell’immagine che come prestazioni dell’autofocus) questa ipotesi non è da scartare. Ma 70-200mm e moltiplicatore sono gli originali Canon? In ogni caso, le confermo che su EOS 90D avrebbe l’equivalente di un 224-640mm f/5,6. Non che da f/5,6 a f/6,3 cambi così tanto. Se pensa di chiudere un po’ il diaframma del Sigma 60-600mm per arrivare a f/8, alla fine c’è uno stop. Come pesi, si può valutare un risparmio di 1 Kg (800 grammi per l’obiettivo e 200 grammi per il corpo macchina), che in effetti non è trascurabile.
Col Sigma 60-600mm sul Full Frame avrà una zoomata più estesa verso le focali corte (che però non le interessano così tanto) e perderà qualcosa sulle lunghe. Come possibilità aggiuntiva di ritaglio sul file non cambia un granché, visto che EOS 90D ha 33 Mpxl ed EOS 5D MK IV ha 30 Mpxl. Cioè con la MK IV non ha del margine in tal senso. Considerando che anche le batterie restano le stesse, l’idea di portare con sé una EOS 5D Mark IV e una EOS 90D non è male.
Insomma, sarei indeciso anch’io, ma forse “mi ha convinto” con la sua ipotesi di aggiungere EOS 90D al posto dello zoom più lungo. Sempre se, come dicevo, dal lato autofocus e qualità ottica trova del tutto soddisfacente il 70-200mm duplicato. Così non rischia nemmeno di restare deluso dal 60-600mm rispetto ai suoi obiettivi attuali. Cosa che comunque non dovrebbe succedere, visto che gli utenti ne sono soddisfatti e dicono che questo obiettivo rende al meglio proprio alle focali lunghe, ma non si sa mai. Tra l’altro, in questo modo potrebbe evitare anche i problemi di front/back focus lamentati da alcuni fotografi, che richiedono la taratura tramite l’USB Dock.
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