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L’esperto risponde – Fuga dalla fotografia?

È in atto una fuga dalla fotografia? La fotografia è finita? I nuovi prodotti sono solo una trovata di marketing? Cerchiamo di capirlo.

Redazione fotografia.it | 26 Febbraio 2022

Da più parti si dice, ma dove vai, città o luoghi ameni, non si vedono più fotocamere: la fotografia è finita. Oltre il 70% si vedono solo telefonini costosissimi e non solo iPhone. I produttori di fotocamere o obiettivi escono con novità banali (es. cambiare gli innesti, ecc). I dilettanti sono stanchi di mettere mano ogni 2×3 al portafoglio per aggiornamenti modesti del loro patrimonio fotografico. C’è la crisi del Covid 19 che fa sempre gran paura. I programmi di sviluppo e ritocco delle foto diventano sempre più complessi e costosi. In sintesi, sommando il tutto, si ha una fuggi fuggi dalla fotografia. 1 – Sono fuggiti i dilettanti più appassionati. 10 miei amici super esperti di foto, con buone disponibilità finanziarie e patrimoni di fotocamere e obiettivi hanno detto basta e non vogliono più tornare indietro. 2 – Io sono il più fessacchiotto del gruppo, continuo a fotografare anche con Leica M digitale. Per cambiare un obiettivo devo chiedere un fido alla mia banca!!! 3 – Sono rimasti i professionisti, pochissimi: in una città media sono tre o quattro hanno lo sguardo depresso, i vestiti vecchi e trascurati. Oramai la fotografia sta diventando come la vecchia televisione analogica: nessuno la vuole più.
– Danilo

Sicuramente è finita la fotografia di massa come l’abbiamo concepita per decenni, dove fotocamere relativamente economiche erano presenti un po’ in tutte le case, anche di coloro che non erano particolarmente appassionati, e servivano a celebrare ricorrenze e viaggi. Altrettanto, è finita la fotografia come hobby quasi “indispensabile”; per il ragazzo di buona famiglia come per l’alternativo, quelli che puntavano necessariamente al sistema reflex più o meno costoso e più o meno ampio in base alle necessità e alle possibilità. Oggi tutto questo si fa (e si fa più che mai), ma attraverso gli smartphone; anche questi più o meno evoluti e costosi in base allo status sociale (vero o ostentato) della persona.

La fotografia sta attraversando uno dei suoi più profondi periodi di trasformazione, dove il grosso delle foto (e dei video) si fa con lo smartphone e le fotocamere a sistema (sempre più evolute e in fascia alta) saranno riservate prevalentemente ai professionisti. O ai fotoamatori veramente tosti, alla ricerca di risultati più personali di quelli che si possono avere col telefonino. Non dobbiamo poi dimenticare i “nerd” più affascinati dal mezzo che dai risultati. E i “voglini” che ampliano oppure cambiano continuamente il proprio sistema fotografico perché in qualche modo se lo possono permettere (magari anche con sacrifici notevoli). Queste ultime due varianti di una medesima categoria orientata al mezzo tecnico ci sono sempre state e tutto sommato mi pare che godano ancora oggi di buona salute, ma non li vedeva e non li vedrà spesso in giro a fotografare.

I cambiamenti in atto non sono semplice marketing, come suggerito da alcune sue osservazioni. Certo che il marketing è in azione (lo è sempre stato), ma il cambio di innesto ottiche deriva dal cambio del sistema tecnico da reflex a mirrorless, che richiede una diversa distanza tra baionetta e piano focale per non perdere una consistente parte dei vantaggi. Convengo che alcuni di questi vantaggi portati dalla mirrorless possano essere poco importanti per qualcuno, ma è impossibile che tutti siano ininfluenti per tutti. Così ciascuno troverà il proprio motivo per passare alla mirrorless: chi per la compattezza, chi per lo scatto silenzioso, chi per usare gli obiettivi vecchi di ogni marca, ecc. Sono almeno una dozzina i motivi possibili, riassunte più volte sulle colonne di Tutti Fotografi e di Progresso Fotografico. I dilettanti sono stanchi di mettere mano al portafoglio? Forse sì, ma proprio per questo è di nuovo molto florido il mercato dell’usato (anche e soprattutto in digitale) e chi se n’è accorto ci sta lavorando bene. Crisi Covid? Certamente, però impatta un po’ su tutto e non solo sulla fotografia. Programmi di elaborazione complessi e costosi? Sì, ma non tutti hanno bisogno di fare grandissime cose e c’è chi si accontenta di ciò che si può avere gratis. In camera oscura, niente era gratis.

Sono fuggiti i dilettanti più appassionati? Come scrivevo all’inizio, molti sì, ma non tutti. Quindi la fotografia seria e appassionata sta tornando ad essere attività di élite.

Per cambiare un obiettivo deve chiedere un fido in banca? Questa è totalmente una sua scelta. Esistono sistemi fotografici di tutto rispetto e addirittura obiettivi universali economicissimi (come i cinesi 7Artisans e TTArtisan, manuali e metallici ) che costano un decimo o meno dei Leica M. Non sto dicendo che siano uguali. Sto dicendo che permettono di fare foto fantastiche e di divertirsi parecchio. Oltre tutto, il sistema Leica non è mai mai stato economico, per cui i costi attuali non le saranno venuti inaspettati.

I professionisti se la passano perlopiù male? Qui ha tutto sommato ragione. Se non sei un grande nome della fotografia, ti danno sempre meno lavoro e ti pagano sempre meno.


Hai domande particolari che vorresti rivolgerci? Siamo a tua disposizione! Scrivici una mail a: tuttifotografi@fotografia.it!

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