A cosa serve il firmware di fotocamere e obiettivi? Fare gli aggiornamenti è sempre necessario o ci possono essere problematiche?
Ho scoperto che esiste un firmware anche negli obiettivi. A cosa serve? Consigliate di fare sempre l’aggiornamento?
– Federico
I moderni sistemi fotografici prevedono un colloquio digitale anche tra fotocamera e obiettivo, in modo che l’insieme operi come se fosse un apparecchio unico. A parte la semplice fornitura di energia elettrica da parte della fotocamera (ad esempio per alimentare il motore AF) e la comunicazione del proprio identificativo da parte dell’obiettivo (ad esempio avere tutti i parametri di ripresa nei dati Exif, oppure per impostare un tempo di scatto consono alla lunghezza focale), i dati che vengono scambiati sono sempre di più e sempre più in tempo reale. Esempi pratici possono essere la lunghezza focale impostata in uno zoom, utile anche per lo stabilizzatore, oppure la distanza di messa a fuoco del momento, utile tra l’altro per dosare il flash. Per integrare sempre di più le varie funzionalità, si è passati a dati sempre più dettagliati e variabili con l’operatività di quel dato momento. Così da tempo si è passati da un interfacciamento puramente hardware ad uno hardware+software. In questo modo, definito un certo protocollo di trasmissione, spesso si possono far viaggiare perfino informazioni che il progettista dell’obiettivo non aveva nemmeno immaginato. Questo è utile perché si presume che gli obiettivi restino in produzione molto più a lungo dei corpi macchina e che il fotografo li possa impiegare al meglio man mano che aggiorna la fotocamera.
Però, tutte le volte che c’è di mezzo del software, ci possono essere dei bug da risolvere. In positivo, ci possono essere delle funzioni da perfezionare o da aggiungere. Alcuni di questi casi possono richiedere che anche il software dell’obiettivo sia mantenuto allineato con quello del corpo macchina. Ovviamente, questo da un lato fa sperare che i problemi possano essere risolti o che si possano avere funzionalità moderne anche su corpi macchina di penultima generazione (Fujifilm in particolare è nota per questa politica) e dall’altro fa temere che più facilmente il costruttore possa mettere in commercio prodotti non finiti e testati al meglio dal lato del software, sapendo che poi potrà sistemare gli eventuali problemi che si dovessero palesare.
Se la macchina funziona bene, il consiglio è di non avere fretta nell’aggiornare il firmare appena esce la notizia della nuova release. Così ci si cautela da possibili “rimedi peggiori del male”, che di tanto in tanto si presentano. Poi, se dopo 15-20 giorni non ci sono lamentele a livello mondiale (e questo lo si scopre frequentando i forum/gruppi del marchio che interessa), si può andare di aggiornamento con una certa tranquillità. Se invece si era evidenziato un problema, logicamente ci sarà più fretta di risolverlo.
In ogni caso, il consiglio è di non fare le cose a metà, ma di aggiornare sia il corpo macchina che gli obiettivi in suo possesso in base ai firmware resi disponibili dal costruttore. Tuttavia non è detto che ad ogni aggiornamento del corpo macchina ne corrispondano altrettanti per gli obiettivi; anzi, questo è piuttosto raro e dipende dalle tecnologie impiegate nelle singole ottiche e dalle necessità che ne possono derivare.
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