Aperta fino al 25 Giugno la mostra dedicata ad Helmut Newton: 250 fotografie – dalle più iconiche alle meno note – esposte insieme a polaroid, provini, riviste, documenti d’archivio e video per ripercorrere l’intera carriera di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi.
Non può lasciare indifferenti una visita alla bella mostra dedicata al maestro della fotografia Helmut Newton che diceva di sé “Sono un voyeur professionista”.
Il percorso è diviso diverse in sezioni che rivelano ai visitatori le fasi e le evoluzioni della vita e della carriera di Newton: dagli esordi fino agli ultimi anni di produzione. Ci sono gli scatti iconici che forse abbiamo già visto tante volte pubblicati, però stampati così grandi sono un’altra cosa. I Big Nudes, per esempio, sono esposti nella sala dedicata agli anni ottanta e l’impatto visivo è forte.
Ma – a parte le fotografie più conosciute – uno degli aspetti piacevoli di questa importante esposizione, è la possibilità di ammirare da vicino anche scatti inediti. Si tratta di immagini presentate per la prima volta in Italia, che svelano alcuni lati meno noti dell’opera del grande fotografo.
Sala dopo sala, troviamo fotografie mai scontate, spesso ambientate in luoghi inconsueti, che provocano la fantasia dello spettatore usando volentieri riferimenti cinematografici.
È molto interessante potere vedere anche le polaroid che precedevano gli scatti definitivi o i provini che ci aiutano a comprendere meglio il processo creativo di Newton.
“Sebbene siano principalmente fotografie di moda”, spiega Matthias Harder, curatore della mostra, “queste immagini sono anche un sottile commento alla società dell’epoca, facendo riferimento a tematiche come le manifestazioni nelle metropoli europee e la radicalizzazione dei giovani borghesi.”
Dunque foto di moda sì, ma anche uno sguardo critico sul mondo e provocazioni visive che hanno saputo fare discutere.
“A Newton è sempre piaciuto usare la seduzione e la provocazione”, prosegue Harder, “quindi, com’era forse prevedibile, già negli anni settanta il suo lavoro fu oggetto di critiche, a volte aspre, soprattutto da parte del movimento femminista; Newton vi reagì dichiarandosi a sua volta femminista. Alcune voci critiche condannavano ciò che per loro era sfruttamento e persino manipolazione delle modelle; ma molte delle contemporanee di Newton espressero ammirazione per il suo lavoro, facendo notare che le donne, soprattutto donne forti, erano una forza trainante nella sua opera fotografica. Lo scopo di Newton era scuotere il sistema e spingere il pubblico a ripensare ruoli, rapporti e dinamiche di potere che venivano dati per scontati”.
Nella mostra di Milano, osservando i ritratti, i nudi e le foto di moda, ripercorriamo la carriera straordinaria di un fotografo che ha saputo seguire una sua visione personale e unica riuscendo ad imporsi sulla scena mondiale.
I suoi sessant’anni di inquadrature provocatorie, anticonvenzionali ed eleganti sono ora diventati un punto di riferimento importante nel mondo della comunicazione visiva e del linguaggio fotografico. La mostra ci aiuta a conoscere meglio il lavoro di Newton e a dargli una sua collocazione nell’Olimpo della fotografia.
Helmut Newton Legacy
www.mostrahelmutnewton.it
Palazzo Reale
Piazza Del Duomo 12, Milano