Ecco i nuovi FE 100mm f/2.8 STF GM OSS ed FE 85mm f/1.8 G OSS
Pochi giorni fa Sony ha presentato due nuove ottiche: FE 100mm f/2.8 STF GM OSS ed FE 85mm f/1.8 G OSS. Ne avevamo parlato sul sito. Chiaramente, non potevamo esimerci dall’andarle a provare di persona per cui siamo partiti alla volta di Londra per uno shooting a tema steampunk.
Il brief della mattina era chiaro: puntare l’attenzione sulla rinata tecnologia STF del nuovo FE 100mm f/2.8 STF GM OSS. Già, perché Sony ha rispescato un’idea di molti anni fa abbandonata forse troppo presto: l’inserimento di un elemento apodizzante nella costruzione dell’ottica. L’ultimo obiettivo così fatto fu un 135mm che ancora vantava la caratteristica di poter essere montato su un corpo Minolta.
L’elemento apodizzante STF (Smooth Trans Focus) funziona in maniera similare ad un filtro ND: inserito tra le 14 lenti e accoppiato ad un diaframma a 11 lamelle, consente di regalare uno sfocato davvero morbidissimo se paragonato ad altre ottiche similari, che però non sono STF. L’idea è pregevole e, se vogliamo, un passo obbligato per un’azienda che propone la linea G Master come ideale per esaltare risoluzione e bokeh. Questo genere di ottiche danno infatti il meglio su un corpo come quello della A7RII, che abbiamo provato in accoppiata. L’ottima resa del 100mm, ideale per la fotografia da ritratto sia in studio che con luce naturale, non si ferma però alla resa dello sfondo: anche sul primo piano riesce ad armonizzare elementi che sarebbero disturbanti. È stato progettato proprio per questo.
I set predisposti per la prova erano molto “tirati” per mettere in difficoltà FE 100mm f/2.8 STF GM OSS. Anche in condizioni critiche si è comportato egregiamente.
Su FE 85mm f/1.8 G OSS invece non nascondo di essere partito con qualche remora: neanche un anno fa infatti è uscito un 85mm f/1.4 GM, ottica che abbiamo chiaramente provato e della quale eravamo rimasti entusiasti. Ideale per ritratto, regalava un morbido bokeh. Come poter quindi presentarne una versione “basic” e più economica mantenendo comunque un profilo alto? I dubbi si sono dipanati poco dopo. La più ampia apertura consente infatti a questo 85mm, che non vanta la dicitura GM, di essere una validissima alternativa al suo “fratello costoso”. Chiaramente qualcosa si va a perdere, soprattutto in tema di pastosità dello sfondo in condizioni critiche, ma la resa generale è stata al di là delle aspettative.