Annunciato ad IFA e presentato in Italia a fine settembre, Nokia 7.2 ha una conformazione a tre sensori e doppia fotocamera: sensore principale tele da 48 Mpxl, sensore secondario grandangolare da 8 Mpxl e sensore destinato al rilevamento della profondità di campo da 5 Mpxl. Completano il pacchetto la sempreverde partnership con Zeiss, algoritmi di intelligenza artificiale ed un’esperienza Android “pura” essendo marchiato Android One.
Nokia 7.2 succede a Nokia 7.1, apprezzato smartphone mid range offerto da HMD Global – azienda proprietaria del marchio finlandese Nokia – che in questa sua seconda generazione mira a cementare la posizione del brand in un segmento entry andando però ad offrire caratteristiche (sulla carta) molto superiori rispetto al prezzo di listino di € 349 al quale è proposto. Ed è proprio questo il punto su cui mi vorrei soffermare nell’analisi di questo modello, ovvero il paragone “fotografico” con altri modelli high end: ha senso acquistare uno smartphone top di gamma da quasi € 1000 solo per fare foto?
La politica del “se vuoi scattare immagini migliori, devi avere il nostro ultimo, costoso, modello” ha di fatto relegato i modelli più economici in fondo alla classifica di apprezzamento per un certo tipo di utenza. Certo, noi stessi li definiamo “entry level”..ma qual è il termine di paragone? La fotocamera o le prestazioni generali? Anche i modelli di fascia bassa infatti dispongono di risoluzioni elevatissime, basti pensare a questo Nokia 7.2 che ha una fotocamera con sensore principale da ben 48 Mpxl e algoritmi di intelligenza artificiale. Posto quindi che ormai la risoluzione non è più una vera e propria discriminante, tutto si gioca a lievllo software. Proprio Nokia ci ha sempre abituato, fin da principio, a smartphone di alto profilo; sono stati i primi a puntare sull’immagine quando ancora li chiamavamo cellulari e da allora non si sono più fermati. Ma hanno anche dimostrato, nel bene e nel male, che è il software la parte importante di tutto. Nokia 9 PureView ne è un esempio lampante: sulla carta un device rivoluzionario, con ben 5 sensori, ottiche Zeiss e il supporto di un’azienda come Light per riuscire a gestire il tutto..ma è stato questo ultimo passaggio a rivelarsi il più problematico, in quanto l’unione di questi tre fattori è risultata estremamente complicata dando risultati – per parafrasare la famosa frase “la potenza è nulla senza controllo” – non troppo soddisfacenti.
Nokia ci ha sempre abituato a prodotti robusti ed esteticamente molto apprezzabili e questo 7.2 non fa eccezione, anzi sembra eccedere in quanto a ricercatezza del design. Esternamente è ricoperto da doppio vetro (anteriore e posteriore) Gorilla Glass 2.5, leggermente curvo ai lati e con una finitura metallica satinata estremamente piacevole al tatto e alla vista, curata nei minimi dettagli e che non lascia i tanto odiati aloni dati dal contatto con le dita. Il telaio è in metallo ma è rivestito con un particolare composto polimerico che ha una maggior tenuta rispetto al classico policarbonato e la metà del peso dell’alluminio: di primo acchito è impossibile capire se si è di fronte ad un prodotto di plastica o di metallo. La costruzione è quindi particolarmente pregevole, merita però una menzione d’onore il vetro posteriore: forse uno dei migliori realizzati fino ad ora, anche andandolo a paragonare con un top di gamma. Insomma i materiali utilizzati non fanno assolutamente trasparire la fascia di prezzo al quale è proposto, anzi lo elevano a device molto sofisticato. Lo scalino che contraddistingue il comparto fotocamera è sicuramente visibile e abbastanza pronunciato, ma l’estetica la fa da padrona per cui non è fastidioso alla vista: il design a goccia incorpora i tre sensori ed un piccolo flash Led, con il logo Zeiss al centro. Poco sotto il sensore per il rilevamento dell’impronta digitale che serve anche come comando tattile per far scorrere la tendina delle notifiche sul display.
Sul lato destro troviamo la classica conformazione di ogni device: tasto di accensione/spegnimento e tasti volume. Pregevole è l’idea di posizionare un Led di notifica nel pulsante di accensione, che si illuminerà alla ricezione delle notifiche o quando Nokia 7.2 è in ricarica. Sul lato sinistro invece c’è un tasto scorciatoia di accesso all’assistente Google. Sempre nella cornice, sotto sono situati la porta di collegamento Type-C e lo speaker mentre sopra il jack per le cuffie.
Il display di Nokia 7.2 è un LCD da 6.3″ e risoluzione di 1.080 x 2.280 pixel. Nonostante ormai quasi tutti i produttori, anche nella fascia mid-range, utilizzino display Oled, HMD Global ha deciso di rimanere su un profilo più basso e dotare il device di un processore dedicato chiamato Pixelworks in grado di convertire tutti i video in HDR per sfruttare al massimo la tecnologia PureDisplay: i colori sono più saturi, i bordi sono più nitidi e il contrasto è più marcato. Anche se le dominanti di colore sono un po’ fredde, per essere un LCD è difficile trovare di meglio sul mercato.
Su Nokia 7.2 le fotocamere sono due, tre se consideriamo il sensore di profondità da 5 Mpxl demandato alla sfocatura dello sfondo in modalità Ritratto. La fotocamera principale ha un grande sensore da 1/2″ con risoluzione massima di 48 Mpxl e obiettivo wide con apertura f/1.8 equivalente ad un 26mm mentre quella secondaria ha un sensore da 8 Mpxl e obiettivo ultrawide con apertura f/2.2 e angolo di campo di 118°. La fotocamera principale è anche detta QuadPixel e il perché è presto detto: come tanti altri device, utilizza un sensore Quad Bayer con tecnologia Pixel Binning per fondere assieme le informazioni di quattro pixel. Per questo motivo Nokia 7.2 è quindi in grado di scattare sia un’immagine da 48 Mpxl che una da 12 Mpxl: per scegliere la risoluzione ideale basterà selezionarla nell’interfaccia fotocamera. Il software si comporta bene in quanto a rapidità: una volta scattata la foto, l’elaborazione dell’immagine da 48 Mpxl non impiegherà troppo tempo per essere visualizzata a display. L’interfaccia è pulita ed è la classica che siamo soliti notare sui device Nokia: nella tendina superiore si trovano l’accesso alle impostazioni, le funzioni foto in movimento e doppia fotocamera (per scattare contemporaneamente un’immagine con la fotocamera anteriore e posteriore), timer, HDR e flash; in quella inferiore le varie modalità Pro, Ritratto, Foto (Auto), Video e Notturna. Anche qui, per attivare la Manuale basterà o selezionare Pro oppure fare swipe sul pulsante di scatto per accedere alla classica finestra “a semicerchi” dove poter variare tempi di scatto, ISO, messa a fuoco e bilanciamento del bianco.
Nel menù impostazioni troviamo la possibilità di variare i classici parametri generali – come il rumore dell’otturatore o la regola dei terzi – e subito sotto i parametri foto quali il supporto al Raw, la raffica, la profondità di campo e la risoluzione.
Ho svolto le misurazioni sul sensore principale, sia in qualità 48 Mpxl che in qualità 12 Mpxl. Come c’era da aspettarsi la risoluzione massima è più elevata a 48 Mpxl rispetto che a 12 Mpxl, ma stupisce che non sia poi così “più elevata”. Per fare un rapido confronto mi aspettavo un valore molto simile a quanto rilevato su Huawei P30 Pro (anche se ha un sensore nominalmente più grande), invece ne siamo abbastanza lontani. A 48 Mpxl da 200 ISO ad 800 ISO la risoluzione è costante per poi scendere in maniera molto dolce e poco fastidiosa; a parità di valori ISO anche il rumore è costante ma è davvero molto presente, cosa normale data la dimensione dei pixel e i problemi di crosstalk sul sensore.
La distorsione invece è minima.
A 12 Mpxl come prevedibile le cose migliorano data la tecnologia utilizzata (Pixel Binning). La risoluzione è abbastanza elevata ma, sempre per fare un paragone, non ai livelli di Sony Xperia 1 (anche lui da 12 Mpxl): non ci sono grandi cadute, le curve sono costanti, ma non c’è quello “sprint” che mi aspettavo soprattutto a bassi livelli ISO. Il rumore anche qui è molto presente e sugli stessi livelli di quello rilevato per il sensore da 48 Mpxl..quasi una fotocopia.
Anche qui la distorsione è minima.
Nokia 7.2 ha tutte le caratteristiche necessarie per essere considerato un top di gamma, tutto ruota attorno al design: i materiali utilizzati per la sua costruzione sono davvero pregevoli, la scocca non trattiene le ditate e, soprattutto, il design è davvero vincente. Fotograficamente parlando però va in difficoltà in alcune situazioni..e questo perlopiù è un problema legato al software di elaborazione delle immagini, non esageratamtente prestante in determinate situazioni, come in presenza di scene affollate o nel riconoscimento del soggetto da brevissima distanza.
Visualizzate sul display le immagini sono molto dettagliate, pulite e precise. Di questo dobbiamo sicuramente ringraziare la fotocamera ma soprattutto l’egregio lavoro svolto dallo schermo e dal processore demandato alla conversione dei colori. Nel trasporto su un monitor calibrato ecco che compare il rumore (in ogni caso pienamente gestibile) rilevato nel lab test proposto sopra.
Le immagini a 48 Mpxl e a 12 Mpxl non differiscono di molto in quanto a dettagli, certo è che per sfruttare al meglio la funzione di crop è sempre preferibile la prima soluzione per ottenere un ritaglio più preciso e definito: come detto poi il software è veloce a generare l’immagine per cui è una risoluzione da poter sfruttare in tante situazioni.
Da considerare però una cosa: solo a 12 Mpxl si potranno eseguire scatti a raffica e immagini in movimento. Unica pecca: se la scena è molto affollata, in casi limite il device non sa dove mettere a fuoco.
Gli algoritmi di intelligenza artificiale implementati riconoscono svariate scene e si attivano velocemente ma soprattutto non rovinano le immagini con colori falsati: sono precisi soprattutto in interni ma stentano in esterni quando le scene si sovrappongono, in quel caso privilegiano “il soggetto che produce più informazioni”. Mi spiego: se state passeggiando in campagna con il vostro cane e volete fargli una foto, Nokia 7.2 rileverà l’animale ma quando noterà il panorama si focalizzerà su “Natura” non gestendo più il soggetto principale (quindi il cane). Nonostante questo i colori sembrano ben bilanciati, nonostante il percepibile contrasto, sia sul primo piano che sullo sfondo – anche se la profondità di campo sembra un po’ risentirne.
Non è un punta e scatta. Per tirare fuori il meglio da Nokia 7.2 bisogna prendersi il tempo necessario per gestire la luminosità e il punto di messa a fuoco prescelto: con questa accortezza il device produrrà foto davvero soddisfacenti, ma occhio all’esposizione.
Il software non riconosce i soggetti all’interno della scena in modo automatico ma si focalizza al centro del fotogramma, per cui se si vuole riprendere un soggetto nella restante cornice dei terzi bisognerà selezionarlo manualmente..a meno ovviamente che non venga riconosciuto un volto umano. Se si fanno foto per se stessi o per i social media come Instagram non ci sarà poi molto da mettere a posto (anche perché essendo Google One Nokia 7.2 sfrutta la suite di editing di Google Foto), ma se si vogliono scaricare per altri utilizzi “una passata” su Photoshop è necessaria. I colori in alcuni casi vanno rivisti e gli va dato quel qualcosa in più che solo un software esterno può dare. Stesso discorso per il sensore secondario da 8 Mpxl con ottica Ultrawide: i colori sono davvero poco incisivi e la risoluzione non garantisce un’immagine molto precisa. Lo zoom digitale non è assolutamente all’altezza della fotocamera principale e, alla sua massima escursione, non è proprio utilizzabile.
Di buono, anzi ottimo, c’è la gestione dello sfocato dovuto al sensore da 5 Mpxl aggiuntivo. Con trame molto fitte chiaramente va in sofferenza (come quasi ogni device a dire il vero) ma in tutte le alte situazioni si comporta egregiamente: i bordi del soggetto in primo piano sono estremamente nitidi e uniformemente staccati dallo sfondo.
Per tornare alla domanda principale “ha senso acquistare uno smartphone top di gamma da quasi € 1000 solo per fare foto?” la risposta è “dipende”. Mi spiego: ci sono tanti device sul mercato che propongono ottime risoluzioni ad un prezzo contenuto e quanto offerto da Nokia 7.2 è in linea con le prerogative..ma in ogni caso, è lecito aspettarsi qualcosa in più. Lo sforzo fatto da HMD Global per democraticizzare un certo tipo di prodotto è evidente, un sensore con buona capacità risolvente con ottica Zeiss è sempre stato il fiore all’occhiello storico di Nokia – soprattutto per chi, come me, ha ancora vivi nella memoria i fasti di Nokia 1020 e Nokia 808 PureView..e potrebbe esserlo ancora se il software per l’elaborazione delle immagini non inciampasse sugli aspetti evidenziati. In ogni caso con un po’ di accortezza nel gestire l’esposizione e la messa a fuoco e affidandosi unicamente al sensore principale i risultati sono accettabili. Di buono, anzi ottimo, ci sono costruzione e design che rendono nel complesso Nokia 7.2 uno smartphone davvero pregevole per la fascia di prezzo al quale è proposto. Detto questo, a livello fotografico le differenze tra un mid-range e un top di gamma sono ancora evidenti.