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Fotografia.it

Sony A9 II, la mirrorless Full Frame che facilita la collaborazione con le agenzie stampa

Poco più di un mese fa Sony ha presentato A9 II, mirrorless Full Frame estremamente professionale indirizzata quasi esclusivamente al segmento dei fotografi professionisti e che succede fisiologicamente ad A9, anche se non ne andrà certo a prendere il posto: le due macchine continueranno a coesistere..e forse la precedente si riuscirà a strappare per un prezzo di poco inferiore.

Francesco Carlini | 11 Novembre 2019

In linea cronologica circa due settimane fa ho avuto la grande opportunità di partecipare all’Alpha Pro Experience, un evento strettamente verticale nel quale Sony ha presentato ai fotografi professionisti di tutto il mondo la nuova A9 II: non una semplice conferenza di prodotto, ma una giornata ricca di prove sul campo per testare l’effettivo potenziale della macchina e delle ottiche a corredo, soprattutto focali fisse estremamente lunghe. Ma in questo pezzo non saranno propriamente le immagini a parlare – le potenzialità fotografiche di Sony A9 II sono rimaste le medesime di quella Sony A9 che provai in anteprima a Londra anni fa, per cui ritengo più importante fare il punto sulla vera novità di questa macchina:la velocità di trasferimento Wi-Fi ed FTP. Nella cornice del Gloria Sport Arena, situazione nella quale sono riuscito ad intervistare anche Yasuo Baba – Director Pro Marketing Digital Imaging Sony Europe, si sono alternate le delegazioni nazionali dei vari Paesi che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo 2020: quale occasione migliore?

Premessa

Grazie alla tecnologia mirrorless Sony ha reso il Full Frame, segmento che prima era appannaggio solo di una ristretta cerchia di accreditati, alla portata di tutti negli ultimi anni. Ma Sony A9 II non è una macchina fotografica destinata propriamente a tutti e lo si è capito dalle varie migliorie apportate rispetto ad A9, cambiamenti non da “strillo in copertina” (come un nuovo sensore ad esempio) ma estremamente importanti (come la velocità operativa appunto) per chi si occupa di reportage e fotografia sportiva. Il pubblico più generico non ha infatti compreso fin da subito il target di questo prodotto, abituato forse a vedere le mirrorless Full Frame come macchine adatte a chiunque. La verità però è ben diversa.

Dati di scatto: 1/2500s – f/5 – ISO 100

A9 II: feeling

Dei circa oltre 70 aggiornamenti ricevuti, A9 II si distingue per due aspetti davvero importanti: la nuova conformazione del corpo e la velocità di trasferimento. Il primo punto è fondamentale per chi utilizza la macchina fotografica in situazioni estreme, quali ad esempio quelle che si possono trovare quando si fotografano eventi sportivi invernali o reportage nei Paesi nordici. Lampante in questo senso è stato l’intervento di Bob Martin nella conferenza stampa di presentazione della macchina: fotografo professionista famosissimo, i suoi scatti sono stati utilizzati da tutte le principali agenzie del mondo e pubblicati sulle più importanti testate. Proprio lui ha affermato: “Per me che lavoro anche alle Olimpiadi invernali, pulsanti e grip maggiorati sono fondamentali..come farei altrimenti ad utilizzare la macchina con i guanti?”. Questi aspetti sono spesso sottovalutati dai più ma fanno la differenza in ambito professionale, dove uno scatto perso è davvero irripetibile. La nuova conformazione di A9 II in questo senso ricalca quella di A7R IV: grip più pronunciato per una presa più salda e controllata, pulsanti posteriori, quali il joystick o le scorciatoie fn, dalle dimensioni leggermente più grandi e sportellini di accesso alle varie porte e connessioni più resistenti. Tutto questo fa sì che, sul campo, il feeling con la macchina sia decisamente migliore e il corpo sia più stressabile anche in condizioni atmosferiche avverse.

Dati di scatto: 1/800s – f/2.8 – ISO 400

Già quando provai A7R IV notai un grande cambio di passo in questo senso. Inizialmente i pulsanti sembrano quasi eccessivi ma nella pratica sono estremamente funzionali. E la cosa si apprezza di più al ritorno alla propria fotocamera: quando ho ripreso in mano la mia A7 III infatti sono rimasto quasi orfano di tale comodità, il joystick mi è sembrato davvero minuscolo e di difficile utilizzo. Ovviamente è solo un’impressione, ma il fatto è che queste migliorie si possono apprezzare solo con una prova e fino ad allora rimangono “piccolezze” soprattutto perché indirizzate ad un pubblico molto settoriale.

Dati di scatto: 1/125s – f/2.8 – ISO 400

A9 II: velocità operativa e Voice Tag

Enorme passo avanti è invece la velocità di condivisione: l’antenna Wi-Fi ora raggiunge i 5 Ghz e la velocità del trasferimento su FTP è di 10 volte superiore rispetto ad A9 (e per giunta utilizzabile su 20 canali differenti). Questo punto è di estrema importanza per il professionista: anche su A9 godeva di Wi-Fi ed FTP, ma ad una velocità sensibilmente inferiore. Questo faceva sì che Sony perdesse in termini di prestazioni con la diretta concorrenza e, di conseguenza, avesse meno “appeal” verso il pubblico professionale che invece necessita di questi aspetti per poter lavorare a pieno regime e senza intoppi, specificatamente quando il cliente (o i clienti) è un’agenzia. Non solo, perché ad A9 II è stato aggiunto anche il Voice Tag, una vera e propria mancanza sul modello precedente e caratteristica già presente da anni sugli altri modelli professionali di Canon e Nikon e che snellisce il lavoro dei photo editor in agenzia.

Dati di scatto: 1/1250s – f/5.6 – ISO 100

Sony A9 II ha una connessione LAN con una velocità di 1000 Mb/s. Il trasferimento è possibile sia attraverso il proprio PC/Mac sia attraverso le grandi sport venue, che solitamente hanno questo tipo di setup durante gli eventi più importanti. Ma quando la connessione LAN non è possibile subentra la connessione W-Fi: le nuove antenne integrate sono 5GHz (802.11ac) e permettono una connessione molto più stabile e a maggiore distanza rispetto a prima. Infine il Voice Tag (particolare già presente sui modelli della concorrenza, la cui mancanza era un vero e proprio tallone d’Achille per A9),  nota audio ad una determinata immagine che potrà essere di un massimo di 60 secondi, sarà apponibile sia in camera sia tramite app in post.

A9 II: Transfer & Tagging

Trasferimento FTP e Voice Tag non si potranno gestire solamente attraverso connessione LAN e corpo macchina, ma anche utilizzando Imaging Edge Mobile (Android e iOS). L’app in questo senso subirà un aggiornamento e consentirà di gestire fino a 20 canali FTP differenti: i freelance che lavorano con più agenzie, come Getty, Reuters e AFP ad esempio, potranno dedicare un canale ad ognuna. Una vera e propria novità è invece l’app Transfer & Tagging (Android e iOS), inizialmente disponibile solo in alcuni Paesi come Regno Unito, Germania e Francia. Transfer & Tagging permette di convertire le note audio in un file di testo con un procedimento molto semplice: una volta trasferita l’immagine allo smartphone (in modalità wirless utilizzando la funzione FTP, tramite l’app Imaging Edge o attraverso una connessione USB, tutte impostazioni-ponte che si trovano nel backhand di Transfer & Tagging), l’applicazione permetterà di convertire il file audio in file di testo e inviarlo all’FTP o condividerlo sui social media. Tra l’altro, nell’eventualità che più immagini debbano avere la stessa didascalia, l’app permette di memorizzare fino a 50 caption differenti. 

Non solo caption, anche metadata. Esattamente come le dida alle immagini, anche gli IPTC possono essere salvati e apposti alle foto in batch sia da PC che da smartphone: in quest’ultimo caso basterà creare un file xmp da PC, caricarlo su smartphone e poi importarlo tramite l’app. Oltre ad applicare caption e voice memo, tramite Transfer & Tagging si potranno modificare dimensioni e peso dei file in batch che si vogliono importare su FTP.

Infine il glossario. Per migliorare la precisione dell’input vocale, o anche solo per inserire un vocabolario specialistico, con Caption Glossary si potranno abilitare più glossari differenti divisi per sport.

La cosa davvero comoda di Transfer & Tagging è che praticamente permette di lavorare anche avendo solo a disposizione macchina fotografica e smartphone..praticamente da ovunque. L’app è già disponibile come add-on ma come anticipato limitatamente ad alcuni Paesi e solamente in lingua inglese. Sono convinto che non bisognerà attendere troppo per vederne uno sviluppo più capillare, anche perché Tokyo 2020 è ormai dietro l’angolo.

A9 II: conclusioni

Come detto in apertura Sony A9 II è un prodotto pensato per servire al meglio il fotografo professionista e facilitare il suo lavoro con le grandi agenzie stampa e media: le migliorie alla velocità operativa e l’aggiunta di caratteristiche quali il Voice Tag erano un passo fondamentale che l’azienda doveva fare per porsi sullo stesso piano di Canon e Nikon nel segmento sportivo e reportagistico professionale. Vera chicca è però l’app transfer & Tagging, che libera il potenziale della macchina e permette davvero di lavorare in mobilità. Questo grande lavoro fatto “dietro le quinte” fa sì che Sony A9 II sia ora un prodotto davvero completo sotto ogni aspetto, sia qualitativo che operativo, nonché una valida alternativa alla concorrenza.


Qui la gallery con le foto in alta:


Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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