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Fotografia.it
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Dati di scatto: 1/400s - F2.5 - ISO 200

Fujifilm X-M5: bentornata a casa

Come con il figliol prodigo, trascorsi otto anni dalla sua fuoriuscita la casa giapponese riaccoglie sotto il suo tetto il progetto X-M1, compatta con sensore APS-C ad ottiche intercambiabili senza mirino. Ecco la nuova Fujifilm X-M5.

Michael Minelli | 14 Ottobre 2024

Dieci anni fa X-M1 si poteva fregiare del titolo di “più piccola fotocamera mirrorless con sensore X-Trans della serie X”. In accoppiata ad un 18mm F2 poteva stare comodamente nel palmo della mano ma, nonostante le dimensioni minuscole, dalla sua aveva la qualità di ammiraglie come X-Pro1 ed X-T1. Vero, doveva guardarsi le spalle dalla sorellina X-A1, ma solo in termini di prezzo perché quel modello poteva contare solo su un classico sensore a matrice di Bayer.

In questo lasso di tempo sono successe tante cose. X-M1 è uscita di produzione pochi anni dopo, forse è stato un progetto troppo moderno per l’epoca e per questo non molto compreso; nel mentre la tecnologia ha sviluppato nuove soluzioni, come sensori più qualitativi, sistemi AF più precisi e, cosa molto importante, un pubblico molto più vasto. Proprio quest’ultimo sarà in grado di apprezzare maggiormente le qualità di questo nuovo modello. Fujifilm X-M5 strizza l’occhio ai content creator, a chi utilizza sia foto che video nel suo flusso di lavoro, a chi cerca un modello di piccole dimensioni ma di grande qualità.

Fujifilm X-M5: specifiche

Fujifilm X-M5 eredita le incredibili qualità di compattezza e funzionalità dalla precedente versione ma le accoppia alle specifiche tecniche della già collaudata e apprezzata Fujifilm X-S20. Figurano quindi un sensore retroilluminato X-Trans CMOS 4 in formato APS-C dalla risoluzione di 26.1 milioni di pixel ed il processore X-Processor 5.

Il tutto racchiuso nelle dimensioni di soli 111.9 mm x 66.6mm x 38.0mm  per un peso che si ferma a 355g circa comprensivo di scheda di memoria SD e batteria. Questa fotocamera è la più leggera della serie X.

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Fujifilm X-M5

X-M5 è dotata di AF ibrido (fase + contrasto) in grado di rilevare soggetti in movimento come animali e automobili utilizzando l’intelligenza artificiale; il funzionamento è garantito non solo in modalità fotografica ma anche in video, andando a supportare la possibilità di registrare filmati 6.2K/30P con output 4:2:2 10-bit su scheda SD, 4K/60p e 1080/240p. In questo caso molto interessante è la possibilità di connettere una ventola di raffreddamento aggiuntiva (opzionale) nella zona posteriore posta sopra al monitor, in modo da registrare lunghi video senza problemi di surriscaldamento. 

Il design generale presenta l’aspetto di alta qualità caratteristico della serie X in stile vintage Fujifilm. Posizionate simmetricamente sulla superficie superiore del corpo macchina sono le ghiere, che si dividono nella classica PSAM e nella neonata FILM che permette di scegliere velocemente la simulazione pellicola che si vuole utilizzare durante gli scatti, senza entrare nel menù dedicato.

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Fujifilm X-M5

Sempre nella parte superiore troviamo pulsante di scatto e accensione con a fianco il tasto REC, una ghiera di regolazione tempi e, a differenza di altre mirrorless Fujifilm, il pulsante del menù Q che però non è proprio facile da premere in fase di scatto.

Nella parte posteriore trova spazio lo schermo da 3’’ vari-angle con risoluzione da 1,4 Milioni di pixel che rende facile l’utilizzo della modalità Vlog, attivabile direttamente dalla ghiera PSAM, che consente agli utenti di modificare le condizioni di ripresa in modo intuitivo toccando il display LCD. Inoltre, la nuova “short movie 9:16” consente agli utenti di girare facilmente video verticali da condividere direttamente su vari social media.

Il reparto video ora beneficia anche di tre microfoni disposti su ogni lato della mirrorless e che possono essere selezionati singolarmente per ottenere un audio direzionale migliore; presente anche l’ingresso jack per cuffie e microfono, posizionato vicino alla slitta flash.

Fujifilm X-M5: sul campo

“Dov’è il mirino?” Se sei fotografo è la prima cosa che ti chiedi. Di contro con questo modello ti chiedi anche “dov’è il mio zaino?” o “dov’è la mia borsa fotografica?” Con questa Fujifilm X-M5 bastano solamente le tasche della giacca per portare a spasso corpo macchina e obiettivi, basti pensare che con un compatto Fujinon XC 15-45 F3.5-5.6 il tutto è più piccolo di una tazza di caffè.

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Fujifilm X-M5

In un presente di foto con lo smartphone non è difficile trovare il feeling con il monitor della nuova Fujifilm X-M5, anzi si apprezza la sua versatilità in fatto di rotazione potendo guardare bene l’inquadratura anche da posizioni inusuali o nelle sessioni di Vlog. I comandi di regolazione per chi scatta in M (manuale) sono a portata di mano destra, come nelle mirrorless professionali: la ghiera anteriore si occupa di ISO o diaframma, nel caso non fosse presente la ghiera sull’obiettivo, e la ghiera posteriore comanda i tempi di scatto. Usabilità professionale.

Meno veloce è la possibilità di cambiare la modalità di messa a fuoco, in questo caso dobbiamo entrare nel menù attraverso il pulsante dedicato oppure tramite il menù rapido Q che, come anticipato, non è facile da premere vista la sua posizione. Musica diversa per la creatività, dove la ghiera di scelta delle simulazioni pellicole by Fujifilm è comoda e veloce, con la possibilità di scegliere 11 modalità.

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Dati di scatto: 1/125s – F4 – ISO 400

Una volta settata a dovere, Fujifilm X-M5 dimostra di essere più vicina al mondo pro che a quello delle compatte: AF preciso e veloce che non molla mai il soggetto grazie anche all’AI che riesce a riconoscere e scegliere i diversi tipi di soggetto e la priorità selezionata.

I file hanno quel fantastico mood che caratterizza tutta la serie X di Fujifilm, con i toni che rimandano alle pellicole del passato. Anche la tenuta ad alti ISO permette di lavorare in situazioni di scarsa luce senza rovinare la qualità del file.

Il plus di questa mirrorless dalle dimensioni compatte è la possibilità di montare gli obiettivi luminosi della serie X e per strada, nella street style, questo fa la differenza. In coppia con Fujinon 33mm F1.4 il bokeh e lo stile della foto sono eccezionali non facendo rimpiangere troppo i corpi macchina più grandi.

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Dati di scatto: 1/1250s – F3.5 – ISO 3200

Nel comparto video come detto possiamo scegliere di registrare i file fino a 6.2K/30p; in un breve test X-M5 è riuscita a registrare in continuo fino a 29 minuti, dopo è intervenuto il blocco di sicurezza del riscaldamento macchina che però era impostato in modo conservativo. Sicuramente si può andare oltre la mezz’ora, magari con il supporto della ventola di raffreddamento aggiuntiva. Anche nell’utilizzo video l’AF, grazie all’AI sviluppata dai tecnici Fujifilm, permette di agganciare sempre il soggetto per una messa a fuoco continua anche in caso di movimento.

Fujifilm X-M5: conclusioni

Fujiflm X-M5 ritorna e trova spazio in un segmento che sembra abbia ritrovato nuova vita grazie soprattutto ai Vlogger e agli Youtuber con la propensione al viaggio, che hanno necessità di mirrorless leggere, che siano versatili e dalle alte qualità fotografiche e video. Il plus degli obiettivi  intercambiabili la rende preferibile alle compatte di alta qualità, come ad esempio Ricoh GR o Canon Serie G,  ed entra in stretta competizione con mirrorless APS-C come Sony ZV-E10 II.

Fujifilm X-M5 verrà messa in commercio con un prezzo solo corpo di € 899,99 iva inclusa.

Michael Minelli
Nasce nel 1988 in provincia di Brescia. Fin da bambino cresce immerso nel mondo dei motori e trova nella fotografia il linguaggio per trasmettere la sua passione. Intraprende l'avventura nel mondo dei raly collaborando con affermati fotografi; il viaggiar molto contribuisce ad affinare il suo stile e il suo punto di vista. Dal 2011 apre la sua azienda che lo vede ora impegnato in importanti progetti per i più noti brand dell'automotive e del lifestyle.
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