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Sony ZV-1 Mark II

Sony ZV-1 Mark II: oltre alla focale c’è di più

Sony ZV-1 Mark II è la seconda generazione di “RX100 formato V-Log”, un modello che va a correggere alcuni errori del passato grazie ad una nuova focale equivalente ad un 18-50mm. Ecco qui le prime impressioni dell’ultima foto/videocamera per creator targata Sony.

Francesco Carlini | 14 Giugno 2023

ZV-1 Mark II non è un giro di boa ma la chiusura di un cerchio, non credo che Sony comincerà a far uscire una raffica di “seconde generazioni”. D’altronde il mondo dei creator e dei vlogger ormai credo sia soddisfatto sia per la presenza di numerosi modelli per ogni esigenza sia soprattutto in termini di funzionalità e qualità del file. Loro, questa specie di creature mitologiche che inizialmente non sono state capite appieno, in realtà al giorno d’oggi sono inquadrabili come veri e propri videomaker professionisti a tutti gli effetti..solo che in determinati casi hanno bisogno di fare le cose un po’ più velocemente. Per questo le V-Log camera di Sony sono tante e con formati differenti. E soprattutto tanti automatismi vincenti come Bokeh Switch e Product Showcase, solo per citare i due più importanti; questi, come ripeto spesso, non sono da vedere con reticenza, sul campo sono davvero utilissimi e sono indispensabili per questo tipo di creator.

Con ZV-1 Mark II Sony corregge il tiro e cerca di annullare alcuni errori del passato. Uno su tutti: la focale. Facciamo un passo indietro a tre anni fa, al lancio di Sony ZV-1, un prodotto tanto semplice quanto vincente: prendi una RX100, le cambi la disposizione dei tasti, le metti un display estraibilie ed orientabile e hai un prodotto per videomaker alle prime armi ma molto esigenti. Se non che questo “prendere” da un’altra linea è stato forse troppo: la focale, il classico 24-70mm, è spiccatamente fotografica e in molti si sono trovati “stretti” riprendendosi in prima persona. L’azienda ha quindi deciso di presentare dopo un po’ di tempo anche Sony ZV-1F, una piccola V-Log camera che sì aveva il giusto obiettivo ultrawide ma certo non aveva delle spiccate caratteristiche tecniche da prima della classe. A questo punto credo che l’utente finale si sia trovato davanti ad una scelta che mai nessuno vorrebbe fare: prendere una fotocamera di estrema qualità equipaggiata con l’ottica sbagliata o scendere a compromessi con un modello che di giusto aveva solo la focale? A questa domanda Sony risponde oggi, con ZV-1 Mark II, una ZV-1 con una focale Zeiss Vario Sonnar T* F1.8-4 equivalente ad un 18-50mm. Ora il giusto obiettivo c’è. Tutti contenti? Forse nì.

Un “ma” ci deve sempre essere, credo sarebbe sbagliato soffermarsi solo all’escursione focale perché, come vuole il titolo di questa prova, “c’è di più”. Questo 18-50mm è sicuramente il giusto obiettivo video ma ci sono due aspetti che credo vadano considerati molto, molto, attentamente: la luminosità e la stabilizzazione. Sono proprio queste due voci che sposteranno l’ago della bilancia in un’ipotetica scelta tra l’acquisto di una Mark I o di una Mark II. Se a ciò aggiungiamo anche qualche considerazione sul prezzo i dubbi aumentano..perché a quel punto dovremmo tirare in ballo anche la sorella APS-C Sony ZV-E10. Tanta confusione quindi? Non proprio, una volta capito il proprio ambito di ripresa e le proprie esigenze, i dubbi si andranno a dipanare. E questo dipende da voi, io mi limiterò come sempre a darvi alcuni strumenti per capirle.

Altrettanto come sempre, andiamo per gradi.

Sony ZV-1 Mark II: specifiche

Dopo questa doverosa premessa cominciamo a parlare di numeri per poi arrivare alle differenze tra i vari modelli. Mark II ha un sensore Exmor RS Stacked da 1″ e 20 Mpxl, un processore Bionz X, una raffica da 24 fps in foto con buffer fino a 172 frame in Continuos Shooting AF e video 4K 30/24p in formato XAVC-S/AVCHD e Full HD fino a 120p e un sistema AF con 315 punti a rilevamento di fase e contrasto che coprono il 65% circa del sensore con Real Time AF e Real Time Tracking. La vera grande novità, quella che va a migliorare la specie e che segna il cambio di passo rispetto alla Mark I (chiamiamola così), è però il nuovo obiettivo Zeiss Vario Sonnar T* F1.8-4 equivalente ad un 18-50mm con filtro ND da 3 stop integrato.

Sony ZV-1FSony ZV-1Sony ZV-1 II
Sensore|Exmor RS Stacked 1″|Exmor RS Stacked 1″ |Exmor RS Stacked 1″
Risoluzione|20 Mpxl|20 Mpxl |20 Mpxl
Processore|Bionz X|Bionz X |Bionz X
Obiettivo|Vario-Tessar T* 20mm F2 |Vario-Sonnar T* 24-70mm F1.8-2.8 |Vario-Sonnar T* 18-50mm F1.8-4
AF|425 punti contrasto|315 punti ibrido|315 punti ibrido
Raffica|16 fps|24 fps|24 fps
Stabilizzazione|Steady Shot|OSS + Steady Shot|Steady Shot
Video|4K/30p 4:2:0 8 bit|4K/30p 4:2:0 8 bit |4K/30p 4:2:0 8 bit
Prezzo|€ 650|€ 900|€ 1000

Le novità però non si limitano all’obiettivo, ci sono altri piccoli affinamenti rispetto a Mark I. In comune troviamo tutti gli automatismi che hanno fatto della linea ZV una delle migliori scelte in assoluto per il V-Log. Con Bokeh Swith si potrà cambiare la messa a fuoco sul secondo piano da “Bokeh” (sfocato) a “Clear” (tutto a fuoco) e viceversa persino durante la registrazione; con Product Showcase invcece si potrà attivare/disattivare automaticamente l’impostazione Face/Eye Priority AF in modo tale da poter concentrare la messa a fuoco sul prodotto senza che chi lo sta descrivendo sia costretto a nascondercisi dietro. Novità è la gestione del Face Priority: verrano sempre rilevati tutti i volti all’interno della scena ma ora la fotocamera andrà a gestire autonomamente l’apertura per averli sempre tutti a fuoco. Altra novità è la presenza dalla modalità Cine V-Log, la stessa che ha fatto il suo debutto su ZV-E1. Il prezzo da pagare sarà rinunciare a tutti gli automatismi ma in cambio si potrà registrare un video 4K/24p in formato Cinema Scope 2.35:1; rispetto alla Full Frame qui si perde il classico S-Cinetone ma rimangono gli altri profili Clean, Chic, Fresh e Mono combinabili con le tonalità Auto, Gold (caldo), Ocean (freddo) e Forest (vintage). Di certo non si avrà un prodotto estremamente professionale come quello di una Full Frame, però è giusto che questa opzione creativa compaia anche su modelli come questo perché è proprio con loro che solitamente si comincia a sperimentare.

Sony ZV-1 Mark II: design

Se la mettessimo a confronto con la precedente, non noteremmo alcuna differenza. Mark I e Mark II sono identiche in tutto e per tutto, dalla disposizione dei tasti al display. Sulla calotta, da sinistra a destra, troviamo: slitta digitale, griglia che nasconde il microfono a tre capsule, pulsante On/Off, pulsante Mode con Foto/Video/S&Q, pulsante Rec con poco sopra quello di scatto con coassiale slider dello zoom e pulsante Bokeh Switch. Sul retro domina il display TFT LCD articolato da 3″ e 921.600 punti con al fianco i piccoli tasti Fn, Menù, Play e Cestino/Product Showcase che circondano la ghiera delle impostazioni.

A livello di corpo macchina ci sono alcuni piccoli cambiamenti da notare, tutti positivi tranne uno. Partiamo dai primi. Innanzitutto, cosa importantissima, la filettatura posta sul fondello è stata spostata dal lato opposto dando quindi finalmente la possibilità a chi utilizza un treppiede di poter accedere allo sportellino che nasconde la batteria ma soprattutto la scheda SD. A lato, tra la presa microfono e la micro HDMI, fa la sua comparsa una porta USB-C; a dire il vero rimasi stupito di non trovarla anche sul modello precedente (su Mark I era una micro USB) per cui..benvenuta velocità di trasferimento e possibilità di ricarica tramite un powerbank “moderno”. Il microfono direzionale sulla calotta è ora direzionale, proprio come su ZV-E1: si potrà quindi scegliere da che parte catturare l’audio, se a 360° o solo fronte o solo retro. Infine, cosa totalmente inutile se vogliamo ma piacevole in termini di pura estetica, la scomparsa del marchio Zeiss dal fronte.

L’unica caduta di stile qui è il grip mancante. Sulla versione di tre anni fa infatti lo spazio dove appoggiare il pollice era in rilievo e regalava una migliore presa..perché non riproporlo?

Sony ZV-1 Mark II: qualche considerazione

Il paragone con ZV-1 lo considero molto attuale, come dimostra la tabella che ho realizzato poco sopra quando parlavo di specifiche. Vero è che sto paragonando un modello di oggi ad uno di tre anni fa ma dato che le caratteristiche di base sono praticamente le stesse penso che Mark I sia ancora estremamente attuale. La nuova conformazione ottica sorride al content creator; come detto inizialmente il 24-70mm classico è fotografico e chi registra principalmente video, come vuole questo modello, ci si trova sicuramente “stretto”. Partire da un 18mm invece è la scelta giusta per avere un angolo di campo maggiore e, se ci si riprende a mano libera, non doversi affaticare troppo stendendo il braccio in maniera quantomeno inusuale e scomoda. Ci sono però due aspetti da valutare attentamente e saranno quelli che, almeno così credo io, vi condurranno a fare la scelta giusta, ovvero qual è la fotocamera che fa per voi (Mark I o Mark II): la luminosità e la stabilizzazione. Il primo aspetto è quello che ritengo sacrificabile: su ZV-1 Mark II perdete uno stop secco di luminosità alla focale massima, passando da un F1.8-2.8 ad un F1.8-4. Ritengo però che giocando un po’ con l’esposizione e la gamma ISO, dato che ormai questi sensori tengono la risoluzione anche a valori molto alti, si possa facilmente sopperire in condizioni di luce scarsa.

Il secondo punto è già più importante. Sul modello di tre anni fa era di due tipi, sia ottica OSS che digitale Steady Shot/Active Mode, mentre su quello nuovo è solo digitale. Ed è qui che dovete capire quali siano le vostre “abitudini creative”. Con Mark II se siete soliti riprendervi in esterni a mano libera, attivando la stabilizzazione digitale arriverete ad un’equivalenza focale di circa 22mm; nello stesso caso su Mark I grazie all’OSS rimanete sempre a 24mm mentre se volete “qualcosa in più” potete sempre contare anche sulla stabilizzazione digitale e arrivare ai 28mm equivalenti. In sostanza, con la stabilizzazione di base, tra un modello e l’altro la partita si gioca in soli 2mm..e se contiamo che su quella “vecchia” avevate un secondo grado di sicurezza (ovvero la possibilità di inserire anche quella digitale), per quanto mi riguarda la bilancia pende ancora a favore di Mark I. Il discorso però cambia drasticamente nel caso le riprese video vengano fatte in interni come in esterni con uno stativo qualunque, da un treppiede ad un gimbal: in questo caso la necessità della stabilizzazione viene meno e solo con Mark II si potrà sfruttare l’ampio angolo di campo offerto dall’ottica 18mm. Quindi, in questo caso, la bilancia andrebbe a pendere a favore della fotocamera appena presentata.

E questo rimanendo in tema di compatte con sensore da 1″ e ottica fissa. Ma se allargassimo il nostro punto di vista? Se “sparigliassimo le carte”? Per farlo vi invito a guardare il punto prezzo al quale ZV-1 Mark II è stata presentata: € 1000 tondi tondi. Non voglio assolutamente quesionare riguardo questa scelta, ormai sappiamo tutti benissimo che la fotografia sta tornando dispendiosa anche per gli appassionati che di certo non rientrano del loro investimento se non in termini di gratificazione personale; e questo accade a causa di tanti fattori quali domanda/offerta, approvvigionamento e lavorazione dei materiali che sono sempre più rari ecc. Per cui il prezzo potrebbe essere anche giusto. Ma, rimanendo in Sony, c’è un’altra possibile strada da percorrere: e questa strada si chiama ZV-E10. Con un budget addirittura minore di € 850 (di listino) si potrebbe portare a casa ad esempio un kit composto da una Mirrorless APS-C ZV-E10 ed un obiettivo E PZ 16-50mm F3.5-5.6 OSS: insomma, una vera fotocamera con un sensore più grande, con cui fare lavori professionali e che permette di accedere ad un intero parco ottiche sia proprietario che di terze parti.

Sony ZV-1 IISony ZV-E10
Sensore|Exmor RS Stacked 1″|Exmor APS-C
Risoluzione|20 Mpxl|24 Mpxl
Processore|Bionz X|Bionz X
Obiettivo|Vario-Sonnar T* 18-50mm F1.8-4 |In kit con E PZ 16-50mm F3.5-5.6 OSS
AF|315 punti ibrido |425 punti ibrido
Raffica|24 fps|11 fps
Stabilizzazione|Steady Shot|Steady Shot
Video|4K/30p 4:2:0 8 bit |4K/30p 4:2:0 8 bit
Prezzo|€ 1000|€ 850

Mi rendo conto che una compatta sia più versatile in tante situazioni, non solo per chi fa il content creator ma anche per chi fa il mio mestiere. Spesso avere con sé una fotocamera professionale non è comodo, è forse troppo, e questa la si può mettere nella tasca dei jeans e scordarsela fino a quando non serve. Però è altrettanto vero che chi spende simili cifre non lo fa solo per uno sfizio personale, non lo fa per poi cambiare idea e accantonare la fotocamera in un angolo dopo qualche mese bensì molto spesso per fare della sua passione un mestiere. E dopo aver usato questo modello probabilmente sentirà l’esigenza di “cambiare”, di specializzarsi di più, di fare un upgrade. E allora perché non puntare subito su una macchina che è già pronta per il futuro, più professionale, che costa meno e che avrà una vita lunghissima? Io un pensierino ce lo farei..anzi, forse anche più di uno.

Sony ZV-1 Mark II: conclusioni

Questa Mark II è fatta bene, rasenta quasi la perfezione se guardiamo solo al V-Log: stessi automatismi necessari e vincenti, corpo compatto e leggero, tanta qualità. Ma soprattutto la giusta focale con cui riprendersi in prima persona. Insomma, tutti gli errori del passato, se così li vogliamo chiamare, sono stati corretti e possiamo metterli alle spalle. Resta però la perplessità circa il posizionamento per cui permangono anche i paragoni e le valutazioni fatte poco sopra. Non posso certo dirvi quale scelta fare, non posso mettermi nei vostri panni: ognuno è diverso, ognuno ha esigenze diverse, ognuno deve fare la propria scelta circa quello che vorrà fare in un futuro prossimo..e spero che ora ne abbiate gli strumenti.

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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