Saro Di Bartolo inizia a fotografare a 12 anni quando riceve come regalo di compleanno una scatolina in bachelite di nome “Kodak Brownie”; è uno strumento perfetto per alimentare una curiosità che, ancora oggi a 74 anni, continua a accompagnarlo. Quella medesima curiosità verso il mondo e le persone (da “bambino dei perché”) che lo ha portato a diventare un fotografo itinerante o, come lo definisce il critico catanese Pippo Pappalardo, un “fotografo pellegrinante”. Quando nasce la tua voglia di scoprire e fotografare i luoghi che racconti? Da giovane, nelle fasi del sacro fuoco fotografico, dormivo con un block-notes sul…
Eugenio Tursi
Nato a Firenze nel 1974, ho fatto tutto al contrario. Dia prima, camera oscura dopo. Prima dell'Hasselblad avevo già la digitale. Ho imparato da Alpino, frequentando ed insegnando poi in scuole di fotografia milanesi. Scrivo dal 1999, mi laureo in Informatica e ricollego il tutto alla fotografia digitale. Faccio anche il fotografo freelance oltre a coordinare Progresso Fotografico che conobbi nel 1995. Mi hanno insegnato 'qualcosa’ Leonardo Brogioni, Roberto Signorini, Gerardo Bonomo.