Giunti ad un certo punto dell’estate ci siamo chiesti se sia davvero possibile fotografare IL SURF in Italia! Complice un’iniziativa online come Seeyousurf lo abbiamo domandato al fondatore della startup e ad uno dei fotografi più attivi e talentuosi della piattaforma, Quicksilver.
Pronunciando la parola ‘surf’ il pensiero di chiunque tra di noi non sia particolarmente ferrato in materia, ovvero non surfista praticante, correrà a scenari hawaiani degni del miglior film made in USA. Coloro i quali siano anche solo di poco più informati dei fatti potrebbero annoverare entro i propri fotogrammi immaginari anche lidi più esotici come quelli della Nuova Zelanda e qualcuno potrebbe anche obiettare come la costa spagnola prospiciente l’Oceano Atlantico sia parimenti ricca di luoghi ove praticare tale sport. Ma… se volessimo fotografare il surf in Italia?
L’aurea di libertà e di tensione estrema che permea il solo pensare a tale attività rende pressoché impossibile a chiunque tra i non addetti ai lavori lo spingersi ad affermare quanto segue: il surf non solo si pratica anche in Italia ma offre interessantissime opportunità di ripresa ai fotografi che volessero avventurarsi in questo affascinante mondo… da riva! Il tutto con lo spirito avventuriero certamente ispirato dai più ‘selvaggi’ praticanti della tavola ma anche in prospettiva di una qualche forma di guadagno poiché, oggi, esiste la piattaforma Seeyousurf! Al servizio di chi surfa e di chi vuole fotografare il surf in Italia.
Senza svelare nulla in anticipo riguardo l’iniziativa digitale che sta già vivendo una propria evoluzione in ambito multi-sport, ne parliamo a 3 voci con il co-fondatore di Seeyousurf (SYS), Gherardo Marchelli e con Quicksilver (QS), uno dei numerosi fotografi appassionati di sport acquatici e da tavola che hanno già aderito alla piattaforma, all’anagrafe Roberto Silverio. Ci introducono ai segreti di come fotografare il surf in Italia.
(Domanda per SYS) – IN ITALIA SI SURFA!
Ma quindi… si surfa anche in Italia?! Dove si trovano nel nostro paese, ma anche in Europa volendo espandere un poco il raggio di osservazione, le onde migliori ed in quale periodo dell’anno? Dove andare quindi per fotografare il surf in Italia?
Sì e i surfisti italiani stanno crescendo a ritmo sostenuto negli ultimi anni. Le regioni migliori sono quelle con un’area maggiore di mare libero di fronte. La Sardegna, costa ovest, è la regione con più frequenza e belle onde, poi sicuramente la costa laziale, toscana e ligure dove potrei dire che è nato il surf in Italia e a cui sono molto affezionato, è proprio a Levanto che è iniziato il mio amore per il surf.
Però anche le altre regioni con la costa hanno i loro spot interessanti, ad esempio tutta la costa est ha un numero di praticanti consistente anche se hanno meno frequenza e consistenza delle onde affacciandosi su un mare molto chiuso. Se devo citare uno spot imperdibile in Europa direi Mundaka che purtroppo oramai è estremamente affollato. Il periodo migliore è l’autunno per tutta Europa con una maggiore consistenza, frequenza delle mareggiate e l’acqua riscaldata dall’estate.
(Domanda per QS)
A bruciapelo: dovendo scegliere un luogo, un’ora ed una stagione per ‘lo scatto della vita’ dove ci consiglieresti di andare in Italia ed in che momento?
Direi Sardegna, perché è un mio sogno nel cassetto non ancora realizzato. Non ho mai fotografato surfer in Sardegna e so che ci sono spot pazzeschi per colori e panorama e condizioni meteo che creano situazioni ottimali per mari tempestosi e surfer felici! Però è bellissimo anche Varazze per i colori dell’acqua e le onde che diventano davvero grandi in certe mareggiate invernali. Anche Levanto è uno spot molto bello, ma il colore dell’acqua non è il massimo.
(Domanda per QS)
Da quanto tempo fotografi il surf? Oltre allo specifico fotografare il surf in Italia. E’ una passione univoca o hai anche altri ambiti di scatto preferiti? Hai dei riferimenti o fotografi noti che ti sentiresti di consigliare ai nostri lettori? E
Faccio fotografie di surf da 10-15 anni, questa passione è nata per caso a Varazze, una giornata d’inverno con onde pazzesche e tanti surfisti. Sono rimasto incantato dalla situazione. Non sono un surfista, mi piacerebbe imparare ma ormai ho una certa età… però sono snowboarder. Comunque gli sport così dinamici e wild mi piacciono tantissimo, motocross, windsurf, starei ore a guardare! Ad esempio un anno ero in vacanza a Fuerteventura e sono stato un giorno interno a vedere i surfisti cavalcare queste onde pazzesche… con grande gioia di mia moglie! Se devo consigliare un fotografo, guardo al futuro e dico Tommaso Pardini in arte Thomson_foto. A volte lo vedo scattare a Varazze con amici surfer, l’ho visto crescere, entra anche in acqua a fotografare, è molto seguito dalle riviste di settore. Ha talento e gli auguro di fare molta strada.
(Domanda per SYS) – COME FUNZIONA SYS
Se ho ben capito Seeyousurf mette in contatto le esigenze di fotografi e sportivi che sono attivi nelle aree più gettonate dagli amanti della tavola sull’acqua, giusto? Come esattamente?
Seeyousurf è una piattaforma fotografica aperta a fotografi pro e amatoriali. Ognuno è libero di caricare i propri scatti decidendo il prezzo tra quelli suggeriti. Il surfer si cerca online, grazie a un intuitivo sistema di geolocalizzazione (puoi fare una ricerca per spot e per giorno), controlla le foto caricate, trova e acquista lo scatto che lo ritrae. Per aumentare le possibilità di incontro naturalmente il fotografo può comunicare a chi era in acqua che caricherà i propri scatti su seeyousurf, questo semplifica molto lo scambio visto che è spesso difficile incontrarsi per scambiarsi i file oppure è difficile memorizzare una mail o un numero di telefono scambiato li sul momento, Seeyousurf è un nome semplice da ricordare, inoltre i fotografi che si appoggiano al nostro portale con un profilo pro possono avere maglietta e altro materiale brandizzato così da essere facilmente riconoscibili.
(Domanda per QS)
Quali sono gli strumenti irrinunciabili, dal punto di vista tecnico delle attrezzature, per fotografare il surf in Italia e gli sport acquatici da tavola? Focali? Stabilizzazione? E sul fronte del corpo macchina? Ci illustri il tuo corredo fotografico tipico? Cita pure i brand senza problemi.
Come corpo macchina i migliori sono Canon e Sony, questi due sono forse oggi al top. Come focali direi dai 300mm in su, dipende dallo spot, a volte ci vogliono dei grandangoli o focali più corte, perché ai surfisti piace vedersi ma anche vedere il paesaggio in cui stanno surfando. Ho avuto diversi brand, io ora uso Olympus Micro 4/3, trovo fondamentale il sistema micro che pesa meno, altri brand hanno ottima qualità ma pesano tantissimo. Le Olympus hanno fattore di moltiplicazione 2x e sono ottimali perché un Olympus 300mm f/4 corrisponde a un 600mm su una fotocamera Full Frame. Io faccio fotografia in movimento, preferisco non utilizzare il treppiede, mi sposto spesso, vado a cercare angolazioni diverse e inedite, mi apposto sulle rocce. E questa cosa i surfisti la notano e apprezzano.
A Varazze ad esempio molti fotografi stanno sul molo, io cerco di andare da un’altra parte, e trovare tagli diversi. Di solito mi porto sempre due macchine fotografiche, una montata con il versatile Zuiko 40-150mm f/2.8 Pro, una con il fisso Zuiko 300mm f/4.0 Pro (eq.: 600mm). Poi mi porto sempre un obiettivo più corto grandangolare, tipo un Zuiko 7-14mm f/2.8 Pro. Le ottiche devono essere luminose perché spesso è coperto e piove. Tutte le fotocamere e gli obiettivi essendo Pro sono tropicalizzati e non temono nulla!
(Domanda per SYS) – LA COMPETENZA IN MATERIA
Nasce prima la passione per il surf o per la fotografia a monte di questa iniziativa? Avete pensato di estenderla anche ad ulteriori ambiti e pratiche sportive? In fin dei conti la fotografia sportiva e d’azione è uno dei contesti in cui c’è maggiore ‘voglia di fare’ e di sperimentare da parte dei fotografi di ogni livello.
Seeyousurf nasce dalla passione per il surf e da un episodio di qualche anno fa. Avevo surfato davvero bene quel giorno a Levanto, uno dei miei spot preferiti e più famigliari fin dai lontani anni ’80. Sapevo che un fotografo aveva scattato delle foto, lo avevo visto mentre ero in acqua, ma non sono riuscito a rintracciarlo e a trovare i suoi lavori, pensavo sconsolato di non avere nemmeno una foto di quelle onde memorabili… È stato quel giorno che ho iniziato a immaginare SYS, un luogo virtuale dove ritrovare facilmente i fotografi presenti in un certo spot, sfogliare gli album e scaricare la propria foto.
Ne ho parlato ai miei amici e compagni di surfate, Nicola Lampugnani, da subito entusiasta dell’idea, e poi Andrea e Alessio Murroni, che hanno abbracciato e sostenuto il progetto. Così abbiamo iniziato a finalizzare la piattaforma, a migliorarla costantemente fino ad arrivare alla community strutturata di oggi, con fotografi che hanno abbracciato il nostro progetto fin dall’inizio. Il nostro obiettivo ora è allargare la piattaforma ad altri sport “spettacolari” di acqua ma anche di terra, penso ad esempio al mondo della bike.
(Domanda per QS)
Come si può fotografare il surf in Italia dal punto di vista pratico? Uso della raffica, del tracking, di Iso elevatissimi o diaframmi aperti? Insomma: quale è un’impostazione tipica nella fotografia sportiva da riva?
L’impostazione degli Iso dipende dalla giornata, io tengo iso bassi perchè ho ottiche molto luminose. Direi dai 100 ai 1600 iso. Quasi sempre scatto a raffica, poche volte uso il tracking, uso autofocus continuo e scatto in manuale, in base a quello che devo fare decido tempi e apertura del diaframma.
(Domanda per QS)
Oltre all’esperienza come si gestisce la scelta del luogo migliore per fotografare il surf? Ci sono orari migliori di altri? Condizioni meteo più favorevoli o situazioni che ritieni più proficue di altre?
Come orari ottimali direi mattino presto o tramonto per scatti glamour. Però non esiste una regola univoca, a Varazze ad esempio mi piace anche fotografare con luce forte perché cerco foto evocative, ad esempio sagoma del surfista e giocare con un effetto cristallizzato dell’acqua che luccica. Ovviamente è molto carpe diem, saper cogliere l’attimo. Poi nel surf dipende dal meteo è una roulette. Come luogo, io preferisco sicuramente fotografare da terra, dalla spiaggia.
(Domanda per QS)
Spesso le fotografie di surf sono in contesti di luce bassa, al pomeriggio o addirittura in giornate invernali piuttosto che fortemente coperte. E’ una sensazione o realmente le migliori condizioni per questo sporto coincidono con questi momenti?
In effetti la maggior parte delle fotografie si scattano in inverno, è una questione meteorologica perché ci sono onde migliori, la luce bassa dipende nella maggior parte dei casi dalla post produzione. Poi dipende molto anche dal trend legato allo sport in questione, ad esempio negli sport automotive come il motocross si tende a ‘caricare’ le foto in post produzione, scurendole molto. Per quanto mi riguarda nelle foto di surf dipende tanto anche lo stato d’animo, come ho vissuto quella giornata. Le foto riflettono la parte più spirituale della giornata, solo così si condividono emozioni e non solo immagini.
(Domanda per SYS) – IL FOTOGRAFO TIPICO
Quanti fotografi hanno aderito alla vostra iniziativa? Quale è il profilo tipico del fotografo che si iscrive al vostro portale? Come vengono remunerati i fotografi? C’è una fee di iscrizione?
Abbiamo oltre 150 fotografi attivi costantemente, ma più di 400 hanno caricato fotografie. Per alcuni di loro Seeyousurf è ormai una fonte di guadagno che dà una costante e discreta soddisfazione. E notiamo che ad ogni mareggiata i fotografi che si iscrivono o chiedo informazioni stanno aumentando. Merito anche delle iniziative di comunicazione che stiamo mettendo in atto per allargare e rinforzare la community e traghettarla verso il multisport.
Si può utilizzare Seeyousurf gratuitamente e si ha un discreto spazio di archiviazione, in quel caso noi tratteniamo il 20% sul prezzo di vendita, mentre con un abbonamento mensile o annuale aumenta lo spazio di archiviazione (evitando di dover cancellare album passati) e in quel caso noi tratteniamo il 10% sul prezzo di vendita, sul profilo pro diamo anche maglietta e cappellino per farsi riconoscere oltre a vantaggi futuri che stiamo studiando. Inoltre Seeyousurf è anche un volano di visibilità per i fotografi, è capitato che chiedessero a noi per shooting privati o per eventi e naturalmente abbiamo suggerito i nostri più assidui utilizzatori.
(Domanda per QS)
I soggetti che fotografi sono realmente così distanti da riva? Necessitano di ulteriore crop in editing o si riescono a riprendere riempiendo generosamente il fotogramma? Quali strategie di questo tipo quando si vuole fotografare il surf in Italia?
Esistono differenti modi per avvicinarsi agli atleti, salvaguardando ovviamente sicurezza di tutti e delle attrezzature! Dipende dalla situazione e dalla mareggiata. Quest’anno ho notato che i surfisti erano sempre distanti, poi se sono bravi e tengono l’onda arrivano fino a riva e allora approfitti per scatti più da vicino. Una buona postazione è di solito a 300 mt dalla riva, comunque a volte il crop si fa. Volendo ci si può avvicinare ai surfisti, ma con una mareggiata stare in mare per ore non è facile e bisogna sapere come muoversi per non creare situazioni di pericolo.
(Domanda per QS)
Come sei approdato a SeeYouSurf? Che tipo di riscontro hai avuto e come valuti questo ‘ponte’ tra l’esigenza, per chi surfa, di avere immagini di sé e la voglia dei fotografi di esprimere a vario livello le proprie capacità nel fotografare il surf in Italia?
Secondo me lavorare con un portale come Seeyousurf è la cosa migliore, l’idea lavorare in team mi è subito piaciuta, me l’ha proposta un surfista di Genova, mi aveva contattato lui e mi aveva informato della piattaforma. Ho quindi parlato con Gherardo Marchelli, uno dei founder, e ho subito abbracciato la cosa. Io stesso propongo sempre ai giovani fotografi che conosco in spiaggia di appoggiarsi a questa piattaforma, perché è funzionale, utile per tutti.
Il riscontro dipende dalle giornate, alcune sono state ottime per le vendite, altre non hanno portato subito ad incassi ma magari dopo mesi o addirittura dopo 1 anno qualcuno ha acquistato delle foto di quella data. Questo è sicuramente uno dei plus, anche a distanza di tempo si vendono degli scatti di mesi o anni prima. Alcuni mi scrivono su ig per chiedermi se c’ero e ho caricato le foto in quel determinato giorno, io li indirizzo sempre su SYS e lì trovano facilmente ciò che cercano, con grande risparmio di tempo mio e loro magari trovano anche foto che non ho fatto io.
(Domanda per SYS) – LA GEOLOCALIZZAZIONE
La geolocalizzazione degli scatti avviene automaticamente a partire dai dati Exif interni al file o è il fotografo a corredare il caricamento di tutto il necessario per rendere un fotogramma ricercabile?
No, per ora è il fotografo che inserisce il nome dello spot e la data, digitando le prime lettere appaiono gli spot già inseriti nel database, se è necessario inserire uno nuovo basta inserire le coordinate geografiche. Ma il lavoro sulla piattaforma è in continuo aggiornamento, nella versione in uscita a breve il programma prenderà l’orario dal Exif della foto per permettere una ricerca semplificata all’utente che potrà selezionare una fascia oraria così da dover sfogliare meno fotografie. Naturalmente il fotografo dovrà avere l’accortezza di tener regolato l’orario sulla sua macchina fotografica.
(Domanda per SYS) – LA PRIVACY
Quali sono gli aspetti più ‘scottanti’ nella progettazione di un portale di questo tipo? In particolare esiste qualche problema di privacy nei confronti dei soggetti ripresi? Come gestite oggi questo tipo di aspetto?
Fotografando in aree pubbliche, non sfruttando l’immagine del soggetto e non riprendendolo in situazioni imbarazzanti non va contro la privacy, comunque se qualcuno ci fa notare che non vuole la propria fotografia online, massima collaborazione per eliminarla dagli album e non incorrere in problematiche possibili, ci è capitato in passato di avere questa richiesta e non è successo altro.
(Domanda per QS)
Puoi dare ai nostri lettori 5 consigli pratici per affrontare al meglio, o migliorare le proprie abilità, nella fotografia sportiva di sport acquatici su tavola? Anche se non unicamente attinente a come fotografare il surf in Italia?
Certo. Investire un po’ in attrezzatura adeguata, focali pro perché la foto viene meglio! Essere curiosi e guardare come lavorano gli altri per imparare cose nuove. Lavorare sempre con umiltà e non porsi verso i clienti o i colleghi con la presunzione di essere “professori”. Non scoraggiarsi se una giornata non va (ce ne saranno molte flop e molte top!). Dedicarci tante ore anche se inizialmente non si guadagna molto.
(Domanda per QS)
Come chiedo sempre ai fotografi che intervisto: puoi scegliere dal tuo archivio la fotografia a cui tieni maggiormente, qualunque essa sia, e raccontarci qualche cosa in più di essa? Dove l’hai ripresa, perché tieni ad esse, cosa rappresenta per te…
È una fotografia che ho stampato e appeso qui a casa. Scattata mentre andavo via a fine giornata a Varazze, avevo la macchina in mano, erano le 15 dovevo guidare fino a casa, stavo lasciando la spiaggia quando mi giro e vedo in acqua Federico Piccinaglia, surfer e guru dello stand up paddling, che parte con un’onda mega, ho fatto scatti a raffica, era meraviglioso! La foto è andata anche su Sup International, rivista americana. Ha una tridimensionalità incredibile. In questo caso Seeyousurf è stato il link perfetto tra me e il surfer, dopo lo scatto io sono andato via subito, qualcuno che era in spiaggia e ha visto che stavo scattando ha poi avvisato il surfista che ha potuto recuperare lo scatto sulla piattaforma. Era felicissimo di avere quel ricordo.
(Domanda per SYS) – IL MULTI-SPORT
Quali sono gli sport oggetto del vostro sito, oltre al fotografare il surf in Italia? Ho visto immagini di surf, kite e forse anche windsurf… esiste anche altro?
Abbiamo iniziato con il surf perchè è lo sport che condividiamo io e gli altri tre co-founder del progetto, Alessio e Andrea Murroni e Nicola Lampugnani. Poi i fotografi spontaneamente hanno cominciato a caricare fotografie di windsurf, kite e wakeboard e quindi abbiamo iniziato a pianificare una versione di Seeyousurf che comprenda anche altri sport, una piattaforma “multisport”. Questo permetterà ai fotografi di avere più occasioni di lavoro e a sempre più sportivi di avere una propria foto in azione.
(Domanda per SYS) – I TUTORIAL
Avete pensato a pubblicare qualche contenuto a livello di ‘tutorial’ per coloro che vogliono allinearsi ad un livello di ripresa più elevato del loro attuale nel fotografare il surf in Italia?
Si ci stiamo lavorando in questo momento, è proprio una delle attività che abbiamo avviato per elevare la qualità della piattaforma. Stiamo realizzando dei contenuti come tutorial e workshop, alcuni fruibili da tutti altri riservati ai fotografi con profilo pro.
(Domanda per SYS) – IL VIDEO, I DRONI
E il video? E i droni, piuttosto che le riprese tramite action cam on board? Vi sono mai stati proposti materiali di questo tipo?
In diversi si sono cimentati con i droni con ottimi risultati e apprezzamento dagli utenti, le action cam vengono utilizzate maggiormente per autoriprendersi, mentre per i video abbiamo considerato per ora troppo complessa la loro vendita, inoltre in una fotografia ben fatta spesso si appare ancora più bravi di come in realtà si è, mentre il video non mente. Inoltre a mio parere avere una fotografia stampata e volendo incorniciata significa rendere più fruibile un ricordo, averlo sotto gli occhi, mentre il video viene rivisto più raramente.
Classe 71, si occupa di editoria b2b in campo tecnico, ha 4 figli tutti sportivissimi che collezionano vittorie a livello nazionale. Pratica surf da quando aveva 13 anni, ma ama tutti gli sport che prevedono una tavola ai piedi. Il suo spot del cuore è Levanto, dove inizia ad approcciare la tavola da surf quando ancora nessuno praticava in Italia. Ha girato il mondo per raggiungere gli spot più remoti e gli è sempre dispiaciuto non avere fotografie di quelle esperienze uniche. È da qui che nasce l’idea di Seeyousurf, creare una piattaforma facilmente raggiungibile da tutti dove fotografi e surfisti potessero scambiarsi gli scatti fotografici. È il 2017, Gherardo ne parla agli amici surfer, Nicola Lampugnani, Alessio e Andrea Murroni, che sposano l’idea e affiancano Gherardo con la gestione più economica del progetto.
[ a sinistra ] – Ero arrivato da qualche minuto in spiaggia e ho fatto subito qualche scatto di getto, alle 7.30 del mattino, avevo la mia vecchia Nikon. È piaciuta molto ed è stata anche pubblicata su Nikonclub. NIKON D4 + NIKKOR 200-400 F4.0 ISO 140 1/1600 F4.0 (200 mm).
[ al centro ] – Qui l’acqua era meravigliosa, ho sottolineato il colore con un po’ di post produzione aumentando contrasto e chiarezza. OLYMPUS OM D EM1x+Zuiko M. 100-400 F5.0-6.3 ISO 500 1/2000 F6.3 (420 mm su FF).
[ a destra ] – Una giornata di tempesta regala spesso foto memorabili. Qui le onde erano potenti, e c’era tanto vento come potete vedere all’increspatura, ho scattato verso le 13 con la luce forte a creare un bel contrasto naturale, poi ho fatto un po’ di post produzione per enfatizzarlo. Ma proprio poco perché non faccio mai molta post produzione, grazie al mirrorless della Olympus imposto già i dramatic tones e vedo l’effetto già in macchina. OLYMPUS OM D EM1mkII +Zuiko M. 300 mm F4.0 PRO + MC-14 ISO 200 1/1250 F5.6 (840 mm su FF).
54 anni, rappresentante farmaceutico, fotografo per passione, ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia seguendo la figlia, ballerina professionista, nelle sue esibizioni di danza classica.
Poi l’incontro folgorante con la fotografia sportiva legata al motocross e al surf, da cui non si è più separato. Gli abbiamo chiesto come fotografare il surf in Italia.