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Fotografia.it

La fotografa Samar Abu Elouf vince il World Press Photo 2025: una storia commovente

Redazione fotografia.it | 17 Aprile 2025
Mahmoud Ajjour, 9 anni, vittima della guerra di Gaza  Fotografa: Samar Abu Elouf, Palestina, per il New York Times.
Nella foto: Mahmoud Ajjour, 9 anni, vittima della guerra di Gaza Fotografa: Samar Abu Elouf, Palestina, per il New York Times.

La giuria si è commossa alla storia di questo ragazzo di Gaza, Mahmoud, che racconta degli effetti della guerra, dei silenzi che perpetuano la violenza e del ruolo del giornalismo nel narrare queste realtà. La foto affronta il conflitto da un punto di vista umano, facendo luce sui traumi fisici e psicologici che i civili subiscono a causa delle uccisioni perpetrate su scala industriale. Dal punto di vista fotografico, in questo ritratto la giuria ha apprezzato la composizione e l’uso della luce

Questa fotografia ha sollevato anche il tema di come a Gaza i giornalisti siano costantemente presi di mira, e come ai reporter internazionali sia precluso l’accesso alla striscia.

“Uno dei momenti più difficili – ha raccontato la madre di Mahmoud – è stato quando il ragazzo si è reso conto che gli erano state amputate le braccia: le prime parole che le ha detto sono state: “Come potrò abbracciarti?’

Mahmoud Ajjour (9 anni), ferito durante un attacco israeliano a Gaza City a marzo 2024, ha trovato rifugio e assistenza medica a Doha, Qatar. 28 giugno 2024.
Mahmoud è stato colpito mentre fuggiva con la sua famiglia da un attacco israeliano e l’esplosione gli ha mozzato un braccio mutilandogli l’altro. La famiglia è stata evacuata in Qatar dove, dopo le cure mediche, Mahmoud sta imparando a usare i piedi per giocare sul telefono, per scrivere e per aprire le porte. Mahmoud ha però bisogno di assistenza per la maggior parte delle sue attività quotidiane, come mangiare e vestirsi. Il sogno di Mahmoud è semplice: vorrebbe una protesi e poter vivere una vita come qualsiasi altro bambino.

La fotografa, che è di Gaza ed è stata evacuata nel dicembre 2023, vive nello stesso complesso residenziale di Doha in Qatar e ha documentato le storie di alcuni dei feriti di Gaza che è stato possibile curare.

Il numero dei bambini colpiti  in questa guerra è spropositato. L’Agenzia delle Nazioni Unite per il lavoro e l’assistenza (UNWRA) stima che a dicembre 2024 Gaza aveva più bambini amputati di ogni altra parte del mondo.
Fin dall’inizio della guerra, il Qatar ha mediato accordi per evacuare e curare i feriti gravi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a marzo 2025 erano più di 7.000 i pazienti evacuati da Gaza per cure mediche, ma almeno altri 11.000 erano in attesa di evacuazione verso paesi come Egitto, Giordania, Qatar e Turchia.

Senza dimenticare che secondo le autorità sanitarie della striscia sono decine di migliaia quelli uccisi e più di 100.000 i feriti. Il sistema sanitario, decimato dalla guerra, dispone di ben poche attrezzature per prendersi cura di loro: secondo l’OMS a marzo 2025 solo 21 dei 36 ospedali di Gaza erano ancora parzialmente funzionanti.

Lucy Conticello, direttrice della fotografia di M Le magazine, Le Monde, e presidente della giuria ha annunciato i vincitori di quest’anno con le seguenti parole: “Abbiamo la selezione le fotografie a partire da ciascuna delle sei regioni e abbiamo identificato tre temi principali: conflitti, migrazioni e cambiamenti climatici, da cui sono emerse storie di resilienza, famiglia e comunità.”

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