Probabilmente tutti conoscete Discorsi Fotografici, il primo podcast di cultura fotografica in Italia. E in tanti conoscete anche me, forse per le mie foto o forse per gli articoli che scrivo. C’è una novità: Discorsi Fotografici mi ha invitato a tenere una rubrica per esplorare insieme il mestiere del fotografo. Due puntate sono già state messe online e gli ascolti sono superiori alle previsioni. Sembra che il pubblico le abbia trovate interessanti, bene!
La copertina della prima puntata del podcast
In ogni appuntamento commentiamo la storia di alcuni miei servizi fotografici, recenti o meno recenti, scattati per le più importanti riviste. Condivido aneddoti e curiosità, tra cui alcune mai svelate prima. Racconto come ho affrontato alcuni lavori e risolto dei problemi o imprevisti che si sono presentati. Prendiamo come spunto le immagini che pubblico su Instagram con la loro storia. Infatti, la rubrica si chiama proprio Storie. Instagram stesso è una avventura per me. Io ho cominciato a pubblicare da poco proprio con l’idea di salvare dall’oblio alcune testimonianze raccolte negli anni.
Nella prima puntata abbiamo parlato – tra l’altro – di:
Instagram e fotografi
Postproduzione e manipolazione delle immagini
Il servizio sul Dance Liberation Front, rimasto inedito per 23 anni (come mai?) e finalmente pubblicato grazie ad Instagram. Cosa non ho scritto nell’articolo.
La tecnica dello slow sync flash
L’uso (inusuale) del ring flash nel reportage
Nella seconda puntata, invece, affrontiamo il tema dell’eredità che lasciamo con le nostre fotografie e sul fatto che contribuiscono a definire la percezione che gli altri (anche future generazioni) avranno dei nostri soggetti. Ciò accade sia quando scattiamo istantanee a persone a noi care, sia quando ritraiamo i volti di coloro che hanno fatto la storia. Ma davvero è tutto qua?
La copertina della seconda puntata del podcast
Se vuoi sentirci parlare di questo e altri argomenti (e sentirmi raccontare delle storie assurde), ti invito ad ascoltare la rubrica Storie sul podcast Discorsi Fotografici. Troverai le puntate del podcast di fotografia su questa pagina man mano che vengono pubblicate.
Enzo Dal Verme è un fotografo conosciuto per avere ritratto celebrità come Donatella Versace, Laetitia Casta, Marina Abramovic, Bianca Jagger, Wim Wenders.
Le sue immagini sono state pubblicate da Vanity Fair, l'Uomo Vogue, The Times, Marie Claire, GQ e tante altre riviste.
I reportage scattati da lui sono spesso legati ad iniziative sociali, come la serie di ritratti di Eroi Urbani realizzati in Asia, Europa, America, Africa e Medio Oriente.
Prima di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia ha diretto la sua agenzia di comunicazione. Ha poi insegnato comunicazione all’Istituto Marangoni di Milano e Londra, allo IED di Milano, all’Ateneo Impresa di Roma e al Sole 24 Business School di Milano.
Dal 2011 insegna i suoi fortunati workshop di ritratto nel corso dei quali gli studenti allenano la propria sensibilità ed esplorano il rapporto tra fotografo e soggetto.
Collabora con la società olandese Science Of The Times per le ricerche sulle evoluzioni delle mentalità finalizzate all’innovazione nella comunicazione.
Alla sua attività di fotografo commerciale, affianca una programmazione di mostre con i suoi lavori più personali. Enzo ha esposto in diverse gallerie in Italia e all’estero e in alcuni festival tra cui Alrles.
Ha pubblicato negli Stati Uniti il libro Storytelling For Photojournalists e in Italia Marketing Per Fotografi.
Pubblica regolarmente su Tutti Fotografi degli articoli di approfondimento sulla professione del fotografo.
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