realme ha portato al Mobile World Congress un prototipo di sistema modulare, ovvero uno smartphone con sensore integrato e innesto per ottiche Leica M.
Lo smartphone modulare è un concept cercato e ricercato da anni, un modo per spingere al limite le potenzialità fotografiche dei dispositivi che abbiamo in tasca tutti i giorni. Giorni fa ho parlato del prototipo Xiaomi che vede un obiettivo 35mm F1.4 con sensore Micro Quattro Terzi integrato “tipo Sony QX” che si aggancia e comunica con lo smartphone tramite connessione magnetica e pin con tecnologia Laser Link per una comunicazione veloce. Ma questa azienda non è nuova ad esperimenti simili, basta ricordare il tentativo fatto qualche anno fa con 12S Ultra Concept.
realme si è spinta proprio in questa direzione, con un concept phone molto simile. All’interno della scocca posteriore di uno smartphone, già di suo dotato di due sensore da 1″, troverebbe spazio infatti un ulteriore sensore da 1″ Sony Type 1 a cui andrebbe agganciato un innesto per ottiche, che altro non è che un adattatore serie M. La fotografia di tutti i giorni sarebbe quindi lasciata alla doppia fotocamera del telefono mentre tale ultimo sensore funzionerebbe solo in accoppiata con un obiettivo. La scelta delle ottiche Leica M manuali è tutta nell’impossbilità di comunicazione tra adattatore e device che impedisce non solo la messa a fuoco automatica ma anche la scrittura degli Exif, funzionalità che si possono ottenere solo attraverso un firmware dedicato che andrebbe sviluppato appositamente.
Anche realme quindi si getta in un segmento di R&D perseguito da anni, ovvero quello di unire due mondi che a prima vista potrebbero sembrare molto lontani ma che in realtà hanno davvero tanto in comune. Probabilmente è una ricerca di difficile applicazione e che verrà studiata per molti anni a venire, però è sicuramente bello vedere come c’è chi guarda al futuro con tanta costanza e che riesce ad innovare costantemente in un settore che da un po’ di anni a questa parte sembrava anche troppo calmo.