Liu Bolin è un artista cinese noto per i suoi autoritratti fotografici caratterizzati dalla fusione del corpo con l’ambiente.
Liu Bolin si è diplomato a Pechino, presso il dipartimento di Scultura dell’Accademia Centrale d’Arte Applicata e appartiene alla generazione dei primi anni Novanta, quando la Cina riemergeva dalle macerie della Rivoluzione Culturale.
Dopo le sue prime mostre a Beijing (Pechino) nel 1998, Liu ebbe numerosi riconoscimenti internazionali per la serie Hiding in the city in cui tocca i temi universali del rapporto tra uomo e natura e tra pensiero e potere politico; questo suo tratto è iniziato nel 2005 quando il Suojia Village di Pechino, il villaggio degli artisti indipendenti dove risiedeva, venne smantellato dalle autorità, occasione in cui Liu decide di mimetizzarsi per la prima volta con l’ambiente a dimostrare la sua immedesimazione con quel luogo.
Liu ama l’Italia e ha fatto una performance alla libreria Hoepli rimanendo immobile come una scultura vivente per integrare il suo corpo con gli spazi della storica libreria e arrivare poi alla fotografia finale (l’opera).
Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Galleria Gaburro e la Libreria Hoepli