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Fotografia.it

I finalisti dei Sony World Photography Awards 2023

Redazione fotografia.it | 28 Febbraio 2023

La World photography Organisation comunica oggi la lista dei finalisti di categoria dei Sony World Photography Awards 2023, che concorreranno per il premio di Photographer of the Year che sarà rivelato il 13 di aprile.

Sono oltre 415 mila le immagini pervenute quest’anno da oltre 200 Paesi, delle quali circa 180 mila per la categoria dei Professionisti. Tra di loro sono stati selezionati anche i lavori degli italiani Edoardo Delille e Giulia Piermartiri che usano un proiettore per sovrapporre immagini di devastazione ambientale a scene di vita quotidiana per evidenziare l’impatto del cambiamento climatico in Mozambico, una serie di Bruno Zanzottera che coglie l’impatto della guerra sul paesaggio dell’Afghanistan, e la serie di Andrea Fantini che mostra il dramma e l’emozione di una delle più importanti ‘Indigenous Football Cup’ del Sud America.

Il vincitore assoluto e i singoli vincitori di categoria saranno annunciati durante la serata di gala che si terrà a Londra il 13 aprile 2023.

ARCHITECTURE & DESIGN

In Memoriam: Muralla Roja di Ricardo Bofill, Andres Gallardo Albajar (Spagna) rende omaggio al celebre architetto spagnolo Ricardo Bofill († 2022), attraverso una serie di immagini degli interni e degli esterni labirintici di uno dei suoi edifici più iconici. In Stal-Vernacular Animal Sheds, Servaas Van Belle (Belgio) racconta l’architettura dei rifugi per animali. Scattata al centro dell’inquadratura in una fitta nebbia, il fotografo considera l’umiltà e l’umanità di queste strutture sfregiate e segnate dalle intemperie. Nel frattempo, in Cement Factory, Fan Li (Cina continentale) immortala gli imponenti resti di una fabbrica di cemento abbandonata nel sud della Cina, girati in bianco e nero.

CREATIVE

In The Right to Play, Lee-Ann Olwage (Sudafrica) esplora l’emancipazione femminile attraverso l’educazione, utilizzando tecniche di collage di fiori per aggiungere un senso di gioia, giocosità e speranza ai suoi ritratti. In Africa Blues, Edoardo Delille e Giulia Piermartiri (Italia), utilizzano un proiettore per sovrapporre immagini di devastazione ambientale a scene di vita quotidiana per evidenziare l’impatto del cambiamento climatico in Mozambico. Nel frattempo, in Lupus Hominarius di Noemi Comi (Italia), le immagini d’archivio sono giustapposte a toni vivaci per esplorare i racconti popolari storici sui lupi mannari in Calabria, in Italia, dove la leggenda era talvolta usata per tenere le donne vicine a casa.

DOCUMENTARY PROJECTS

In Gaza struggles to accommodate the living and the dead as population grows, Mohammed Salem (Territorio palestinese) segue una famiglia costretta dal sovraffollamento nell’area di Gaza a trovare un rifugio e vivere in un cimitero. In The Women’s Peace Movement in Congo Hugh Kinsella Cunningham (Regno Unito) cerca di far luce sui contributi spesso trascurati delle donne locali agli sforzi di pace in corso nella Repubblica Democratica del Congo. Tariq Zaidi (Regno Unito) Inside the Hamar Weyne Fish Market: the Heart of Mogadishu, Somalia, cattura vividamente l’energia e l’atmosfera del mercato del pesce più affollato della città, dove rimane una fonte chiave di attività economica nonostante la guerra civile in corso.

ENVIRONMENT

The Dying River di Jonas Kakó (Germania) esplora i modi in cui l’ampia interferenza umana ha avuto un impatto sulle comunità circostanti e sul loro modo di vivere. Miruku di Marisol Mendez (Bolivia) e Federico Kaplan (Argentina), si concentrano sull’intersezione tra vulnerabilità climatica e disuguaglianza di genere attraverso una serie di immagini di una comunità indigena di La Guajira in Colombia, che sta vivendo una devastante carenza d’acqua. Con Elsewhere, in Green Dystopia Axel Javier Sulzbacher (Germania) indaga sull’onere e sul violento tributo della crescente domanda di avocado a Michoacan, in Messico.

LANDSCAPE

Realizzato in un corso di 76 voli in solitaria e 200 ore di volo, Event Horizon di Kacper Kowalski (Polonia) è una serie di modelli di ghiaccio straordinariamente astratti su specchi d’acqua in Polonia in inverno. In Postcards from Afghanistan dopo quarant’anni di guerra Bruno Zanzottera (Italia) coglie le cicatrici del paesaggio afghano. Loss and Damage di Fabio Bucciarelli (Italia) è uno studio sulla distruzione causata da quattro anni di inondazioni consecutive nel Sud Sudan, rappresentata in immagini di edifici e veicoli semisommersi dalle acque alluvionali.

PORTFOLIO

Riverland and other projects di Marjolein Martinot (Paesi Bassi) cattura la sensazione di un’estate lunga e languida nelle fotografie dei bagnanti nel sud della Francia. Nel portfolio di Marylise Vigneau (Francia), la fotografa presenta una raccolta di momenti contrastanti: da un vecchio veterano in convalescenza da Covid, al ritratto di una bambina a Lahore. Nel frattempo, il portfolio di James Deavin (Regno Unito) è stato scattato mentre il fotografo viveva in Arabia Saudita e giustappone immagini di lavoratori migranti con immagini di tempo libero.

PORTRAITURE

Afghanistan’s Girl Athletes di Ebrahim Noroozi (Iran) ritrae donne con l’attrezzatura degli sport che ora è loro vietato praticare dai talebani, le loro identità nascoste dal burqa. Our War di Edgar Martins (Portogallo) è un omaggio all’amico di Martins, il fotoreporter Anton Hammerl, ucciso durante la guerra civile libica nel 2011 e i cui resti non sono stati ancora ritrovati. La serie è strutturata come un autoritratto di Hammerl attraverso immagini in posa delle persone che aveva fotografato e incontrato. Egungun di Jean-Claude Moschetti (Francia) esamina i costumi tradizionali indossati in Benin come parte dei rituali voodoo che onorano gli spiriti degli antenati e perpetuano i loro ricordi.

SPORT

In Female Pro Baseball Player Succeeds in All Male Pro League, Al Bello (Stati Uniti) documenta i successi di Kelsie Whitmore, la prima giocatrice professionista di baseball a giocare in una lega professionistica tutta maschile. In Mundialito, Andrea Fantini (Italia) cattura il dramma e l’emozione di una delle più importanti coppe di calcio indigene del Sud America. Nel frattempo, in Fallou Diop, l’imprevedibile speranza dell’ippodromo, Thomas Morel-Fort (Francia) segue un giovane fantino che si sta affermando sulle piste del Senegal.

STILL LIFE

Cryogenia di Jagoda Malanin (Polonia) ripercorre il periodo geologico di Cryogenian attraverso fotografie di piccoli tesori scelti dalla figlia e congelati in forme di ghiaccio, ponendo la domanda su cosa ci lasceremo alle spalle. Ispirato dall’andirivieni di un vicino negozio di giardinaggio, Kechun Zhang (Cina continentale) ha creato The Sky Garden, una serie di immagini surreali che ritraggono piante e rocce sollevate in aria dalle gru. In La Visita, Carloman Macidiano Céspedes Riojas (Perù) documenta i diversi pasti richiesti dai detenuti in una prigione nel nord del Perù, le immagini che rappresentano la tenerezza e l’affetto delle famiglie in visita.

WILDLIFE & NATURE

Dopo un viaggio in profondità nella foresta, la serie Billions of Synchronous Fireflies Light up a Tiger Reserve di Sriram Murali (India) cattura la vista abbagliante di migliaia di lucciole che sincronizzano i loro lampi. Nel frattempo, Adalbert Mojrzisch (Germania) rivela gli inaspettati colori vibranti e i motivi degli insetti al microscopio in Small Backlit Animals. In Cities Gone Wild, Corey Arnold (Stati Uniti) segue orsi neri, coyote e procioni negli Stati Uniti, esplorando come questi animali siano attrezzati in modo univoco per coesistere con gli umani in ambienti urbani.

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