Tutti Fotografi di Dicembre 2022 è in edicola e su fotografiastore! Come sempre in versione cartacea e digitale. Ecco gli argomenti di questo fascicolo:
Prosegue il periodo di crisi per gli smartphone, e le previsioni per i prossimi mesi non sono rosee. A certificarlo sono i dati raccolti da Canalys, importante società di ricerche di mercato nella tecnologia e nella telefonia mobile. In base a questi dati, la vendita degli smartphone ha avuto il terzo calo consecutivo quest’anno, e la crisi potrebbe andare avanti almeno per altri 6, 9 mesi.
I motivi di questa crisi? Ovviamente l’inflazione galoppante e la crisi economica, che stanno investendo molte aree del mondo; i consumatori temono per il loro futuro e questo incide ovviamente sulla decisione di acquistare prodotti tecnologici come gli smartphone per dare la priorità alle spese necessarie, come i generi alimentari. Già nel corso del primo trimestre si erano visti segnali di difficoltà: pandemia, carenza dei componenti e guerra in Ucraina non hanno fatto altro che accelerare una crisi già in atto, dovuta alla stagnazione dell’innovazione.
Guardando all’Europa, le spedizioni di smartphone sono diminuite di 11 punti percentuali su base annua (- 13% rispetto al trimestre precedente). Si tratta del peggior trimestre dal secondo trimestre nel 2020 e a poco servirà l’incremento tipico delle feste di Natale: Canalys prevede che la crisi nel settore della telefonia mobile durerà ancora a lungo
Ma va male per tutti i marchi? No. Rispetto all’anno precedente Apple, Samsung e Realme possono sorridere: sono infatti cresciuti rispettivamente del 3%, del 9% e del 21%, anche se nel confronto con il trimestre precedente solo Xiaomi è riuscita a spedire più smartphone (7,5 milioni nel secondo trimestre contro 6,1 milioni nel primo trimestre).
Per Apple e Samsung il crollo dell’ultimo trimestre è dovuto essenzialmente al ritiro dal mercato russo. Samsung resta comunque il principale produttore di smartphone in Europa, con una quota di mercato che è cresciuta su base annua dal 27% al 32%. Con il segno più anche Apple, che dal 21 passa al 24%; Realme, ora è al 3% (prima al 2%).
Tutti gli altri marchi registrano una contrazione, soprattutto i cinesi
Una conferma della difficile situazione del mercato degli smartphone viene da Qualcomm, che non sembra particolarmente ottimista, stando ad alcuni dati condivisi dall’azienda in occasione della pubblicazione dell’ultimo risultato trimestrale. E se a esprimere dubbi è proprio Qualcomm (che opera nel campo delle telecomunicazioni mobili) si capisce che la situazione non è molto rosea.
Ma allora possiamo attenderci una riduzione dei prezzi? Non è scontato.
Per frenare la caduta dei prezzi alcuni marchi (Samsung ?) potrebbero ridurre la produzione, ma c’è da considerare la pressione dell’inflazione; di certo c’è solo il boom degli smartphone ricondizionati.
Paradossalmente, l’aumento della domanda dei telefoni 5G di ultima generazione ha fatto schizzare le vendite dei modelli ricondizionati perchè i consumatori, nel passare ai costosi smartphone, sono ricorsi alla permuta. Aumentando l’offerta di smartphone ricondizionati, marchi come Apple e Samsung hanno visto crescere le loro vendite.