Si è spento ad 88 anni uno dei grandi maestri della fotografia, “il fotografo preferito di Hollywood”, Douglas Kirkland. Una vita fatta di celebrità, viaggi, copertine e amore per la propria moglie.
Una foto di Anton Maria Segovia di Douglas Kirkland mentre fotografa Marilyn Monroe – Immagine utilizzata sotto Creative Commons
Non solo ritatti alle più famose star, anche reportage da Grecia e Giappone per la rivista Life Magazine con la quale collaborò da metà anni ’60 in poi. La carriera di Douglas Kirland inizia nel 1957, quando diventa assistente di Irving Penn. Entra poi come fotografo di staff nella redazione di Look Magazine. Fu il suo primo servizio ad Elizabeth Taylor a far sì che il suo nome cominciasse a circolare ma sarà soprattutto grazie alle foto scattate due anni dopo a Marilyn Monroe per il 25esimo compleanno della rivista a consacrarlo come meritava. Fu proprio lei a guidarlo. “So cosa ci serve, un letto con lenzuola di seta bianche, dei dischi di Frank Sinatra e una bottiglia Dom Pérignon. Nient’altro, funzionerà. Ma le lenzuola devono essere di seta.”
Aveva fatto gran parte del lavoro: capì subito le mie idee e le trasformò in realtà molto meglio di quanto avrei potuto fare io.
Douglas Kirkland
Una silenziosa intesa tra fotografo e modella che traspare da ogni immagine, dove lui riesce a cogliere la sua radiosità.
Altri due anni e fotografò Coco Chanel. E poi Marlene Dietrich, Audrey Hepburn, Jack Nicholson, Angelina Jolie, Brigitte Bardot, Catherine Deneuve, Peter O’Toole, Paul Newman, Robert Redford, Peters Sellers, Michael Caine. Solo per citare alcuni mostri sacri di Hollywood. E poi Man Ray, Charlie Chaplin, Mick Jagger, Sting e Andy Warhol. Dalle star al set, come fotografo per 150 pellicole a cavallo di due secoli: The Great Gatsby, Out of Africa, Titanic, Butch Cassidy and the Sundance Kid, 2001: A Space Odyssey, The Sound of Music e Moulin Rouge.
Douglas Kirkland è stato un fotografo di successo che ha saputo interpretare le personalità dei più noti personaggi dello spettacolo dominando l’emozione di trovarsi vicino a loro. Ha saputo cogliere quelle sensazioni indefinibili che aleggiano nell’aria con percezione istintiva.
L’amore per la moglie è invece tutto in questa intervista rilasciata a Vanity Fair anni fa e ripubblicata oggi nel giorno dell’annuncio della sua scomparsa.