Sony presenta ufficialmente il nuovo smartphone top di gamma Xperia Pro I: tripla fotocamera, sensore principale da 1″ ereditato da RX100 VII, processore Alpha Bionz X e nuova interfaccia separata foto/video.
Ne abbiamo parlato giusto ieri, quando sono filtrate dal Giappone le prime immagini della presentazione. Sony riesce dove Panasonic piurtroppo ha fallito anni fa: montare un sensore da 1″ su uno smartphone e renderlo, a conti fatti, una vera e propria fotocamera compatta. Una transizione che tutti gli appassionati aspettano da anni e che l’azienda, in soli due anni, è riuscita a portare a compimento. Questo infatti il lasso di tempo che è passato da quando la sezione Mobile è confluita in quella Digital Imaging; nonostante le perplessità iniziali, questa mossa aziendale ha dato, e sta dando, i frutti sperati. Perlomeno in termini di tecnologia, potendo contare su quelle dei sistemi Alpha. In termini di mercato dobbiamo aspettare ancora un po’ prima di dare giudizi e capire se Sony guadagnerà le quote sperate; certo è che “andare a pescare” nel bacino di utenza dei fotografi è sicuramente la giusta visione per il futuro. Come? Offrendo un device in grado di facilitare la comunicazione tra corpo macchina e smartphone, replicare fedelmente molte delle caratteristiche vincenti del segmento Alpha e dare una soluzione di continuità lavorativa.
Attenzione: la I non sta per 1, come siamo sempre stati abituati, ma poprio per I. Di Imaging.
Grandi passi avanti anche solo rispetto ad Xperia 1 III, innumerevoli rispetto ad Xperia 1 II. Il nuovo Xperia Pro I quasi li relega a device di fascia media. Ma andiamo per gradi e vediamo in cosa Sony, con l’annuncio di oggi, rivluziona il segmento. Innanzitutto il sensore da 1″; già Panasonic ci aveva provato con CM1 che però non è stato distribuito mondialmente ma solo in alcuni Paesi (Germani e Spagna in Europa) senza riscuotere un grande successo. La scocca era molto spessa per uno smartphone e la velocità di questa conformazione non era quella sperata. Sony invece produce uno smartphone sottile, in linea con l’offerta di oggi. Ciò è possibile grazie ad un piccolo “trucco”: il grande sensore è lo stesso BSI-CMOS Stacked che si trova su RX100 VII ma è usato solo parzialmente. Usarlo tutto avrebbe costretto gli ingegneri a costruire un obiettivo con una superficie troppo grande; hanno quindi deciso di utilizzarne solo la porzione centrale, equivalente ad un 12 Mpxl. Equivalente a circa il 60% della superficie originale.
L’evoluzione e la qualità rispetto ad un classico 12 Mpxl è la grandezza di ogni singolo pixel che passa dagli 1.7 µm di Xperia 1 III ai 2.4 µm, consentendo quindi di catturare più luce nonostante l’apertura equivalente sia di soli F2 e non di F1.7. Inoltre questo sensore è davvero un Exmor RS di tipo Stacked, con la circuiteria sotto lo strato sensibile, poiché è quello di RX100 VII; tutti gli altri Xperia, comprese le fotocamere secondarie di questo Pro, sono invece Exmor RS Mobile, tecnologia leggermente diversa che si limita a simulare le risultanze di quello “vero”. Seconda grande novità sulla fotocamera principale è l’apertura variabile “meccanica”. Il termine è forse improprio ma calzante: Xperia Pro I ha un vero diaframma che passa da F2 ad F4, risultato che ottiene abbassando una tendina davanti all’ottica. Anche l’obiettivo principale è poi di nuova concezione: oltre ad avere il classico rivestimento antiriflesso T*, questo Zeiss Tessar equivalente ad un 24mm ha al suo interno una lente asferica per contenere distorsione periferica e contrasto.
Gli altri due moduli sono sempre da 12 Mpxl, taglio al quale ormai siamo abituati. Il primo è dietro ad un obiettivo ultrawide equivalente ad un 16mm con apertura F2.2; il secondo dietro ad un tele 50mm con apertura F2.9, Sony abbandona quindi la tecnologia zoom variabile mostrata con Xperia 1 III. Tutte le fotocamere sono dotate di PDAF da 315 punti e 90% di copertura del sensore, con Real Time Tracking, Real Time Eye AF e raffica da 20 fps. Ciò è reso possibile dalla terza grande novità: l’utilizzo di un vero processore Bionz X con chip LSI dedicato solo all’analisi delle immagini e separato dal Qualcomm Snapdragon 888 5G dedicato a tutto il resto.
Pro I registra video nativi e senza crop in formato 4K/120p; inoltre è il primo smartphone in assoluto ad offrire la funzione Real Time Eye AF in video. Alla stabilizzazione SteadyShot offerta dalle ottiche si aggiunge poi quella digitale FlawlessEye che utilizza la veloce lettura del sensore dei sensori per migliorare la stabilizzazione elettronica dell’immagine.
Prosegue la commistione con il mondo Alpha replicando l’interfaccia di acquisizione; proprio come sui recenti modelli Xperia, anche qui Sony facilita il passaggio da uno smartphone ad una fotocamera. Rispetto al passato però ci sono alcune novità. Le UI Creative Control sono due, una per le foto e l’altra per i video. La prima si divide in Base e Pro, alla quale si accede non dalle impostazioni ma premendo a lungo il pulsante di scatto sulla scocca del telefono e che permette di variare ogni parametro manualmente; la stessa interfaccia viene poi replicata anche in fase di editing.
In modalità video viene replicata la classica Cinema Pro di classica ispirazione Venice, quindi con tecnologia ereditata dalle videocamere professionali, otto diverse impostazioni di colore cine e rapporto di registrazione 21:9; a questa è stata aggiunta Video Pro, specificamente dedicata al vlogging e alla fotocamera anteriore. Qualora però si volesse sfruttare anche per i vlog la potente fotocamera principale, Sony ha sviluppato un piccolo display da 3.5″ che si collega ad Xperia tramite USB-C con jack da 3.5″ integrato. Il perché, in linea teorica, è per massimizzare i video selfie; data la dimensione del sensore principale, quello frontale dev’essere nominalmente molto più piccolo e meno di qualità.
Il display rimane sempre lo stesso, con processore X1 dei modelli Bravia: un Oled 4K HDR a 10 bit da 6.5″, aspetto 21: 9 e frequenza di aggiornamento di 120 Hz; copre l’intera gamma di colori DCI-P3 e può raggiungere una luminosità di picco di 1400 nit. Come sui recenti Xperia 1, attraverso l’app Creator Mode si potrà utilizzare lo smartphone come monitor esterno per una fotocamera Alpha; il collegamento avviene tramite la porta USB-C (UVC) e un adattatore con uscita Micro HDMI. Muove tutto un chipset Qualcomm Snapdragon 888 5G: 12 GB di RAM, 512 GB di memoria interna espandibile, connettività 5G e Wi-Fi 6.
Sony Xperia Pro I sarà disponibile entro fine anno, i preordini si aprono a fine mese sul sito dell’azienda. Il costo sarà di $ 1800. Ma attenzione: Sony Xperia Pro I non sarà disponibie in Italia.