Tutti Fotografi Giugno 2021 è in edicola e su fotografiastore in versione cartacea e digitale! Ecco gli argomenti di questo fascicolo:
Giugno è il mese in cui tradizionalmente pubblichiamo i vincitori del World Press Photo; il premio è stato assegnato a Mads Nissen per una foto simbolo dei tempi in cui viviamo, ma il fotografo non ha giocato sulla sofferenza, come troppo spesso accadde, per puntare invece l’obiettivo sul bisogno di un abbraccio delle persone chiuse nelle case di riposo; forte emotivamente, la foto è anche perfettamente costruita con Rosa Luzia di 85 anni che si perde nell’abbraccio con l’infermiera Adriana mentre la tenda di protezione, irriconoscibile, le disegna quasi delle ali.
Riporto poi un contributo di Michele Smargiassi sulla foto di Ralph Pace primo premio della categoria Environment, una foto che ha suscitato un vivace dibattito in rete; molti l’hanno accusata di falsificazione e Michele commenta le diverse accuse per poi concludere: “Coltivare un dubbio metodico sulle affermazioni che cercano di convincerci di qualcosa è sano. È patologico solo se diventa scetticismo dogmatico. Chi non si fida mai è come chi si fida sempre: sceglie pregiudizialmente, rifiuta l’analisi. La fotografia gioca sempre con la realtà, ma non sempre è una bugia malintenzionata, e non tutte le bugie sono uguali. Quel che manca clamorosamente è la nostra disponibilità ad attraversare un mondo fatto di sfumature, di confini spesso soffusi, dove occorre esercitare l’arte del discernimento, volta per volta, senza il conforto di regole infallibili.”
Tra gli articoli di tecnica è di particolare interesse la sperimentazione di Dario Bonazza sulla nuova funzione Super Resolution di Camera Raw che è in grado di dare nuova vita a fotocamere e obiettivi del passato, anche di vent’anni fa; quello che sorprende è che va oltre il classico ricampionamento per creare effettivamente dettagli nuovi. Dario conclude: “Trovo questa funzione Super Resolution più utile con le fotocamere vecchie che con le nuove, poiché queste ultime hanno già risoluzioni più che sufficienti per quasi tutte le applicazioni.” E nella prova è partito da vecchi file da 6 megapixel della reflex Pentax *istD, il cui sensore CCD equipaggiava anche le Nikon D70, D70s e D100. Questo dimostra che le evoluzioni della tecnologia possono aprire scenari nuovi anche per immagini realizzate nel passato.
Infine la GFX 100S; Fujifilm ha fatto veri miracoli di miniaturizzazione per rendere la medio formato una fotocamera usabile come una Full Frame, con tanto di stabilizzazione, ISO elevati, l’implementazione dell’Eye-AF; Eugenio Tursi ha preso per buona la sfida lanciata da Fujifilm e ha usato la GFX 100S per fare della Street. La qualità del file è esuberante, ma in questo impiego sono emersi alcuni limiti; di certo le immagini che pubblichiamo spaziano dalla Street più pura al ritratto posato.
È la conferma che oggi la tecnologia ci offre strumenti straordinari, molto diversi l’uno dall’altro, e lascia al fotografo la liberta di scegliere quello che preferisce per esprimere la propria creatività; oggi abbiamo fotocamere e obiettivi dalla definizione impensabile fino a non molti anni fa, ma possiamo anche farci una pinhole per fotografare col foro stenopeico, possiamo usare la fotografia Instant che è sempre sulla breccia, possiamo fotografare con la pellicola, che sta appassionando i giovani stanchi dell’omologazione del digitale, e possiamo addirittura sensibilizzare noi stessi la carta, un vetro o una superfiche di legno. Tutto questo con una nuova emulsione di Adox di cui stiamo per pubblicare la sperimentazione sul prossimo fascicolo di Classic Camera. L’importante è avere voglia di creare, senza lasciarsi affascinare dall’intelligenza artificiale.