Nel corso degli anni, da quei primi modelli che in passato erano ordinabili solo su web e solo su invito, l’azienda cinese è maturata e ora punta diventare, oltre ad una valida alternativa, una spina nel fianco per tutti coloro che inseguono Huawei e Samsung.
Fin dagli albori OnePlus è stata una delle poche aziende che hanno cercato di inserirsi in un mercato molto difficile proponendo device molto curati e con un prezzo alla portata di tutti. Nel corso degli anni da quei primi modelli che in passato erano ordinabili solo su web e solo su invito, l’azienda cinese è maturata e ora punta a diventare, oltre ad una valida alternativa, una spina nel fianco per tutti coloro che inseguono Huawei e Samsung. Sono stato un felice possessore di OnePlus 2 nel 2015, uno smartphone abbastanza pesante e con una fotocamera con sensore Sony da 13 Mpxl..insomma, uno device differente. Ma OnePlus era un’azienda incredibilmente innovativa: ad un prezzo da entry level riuscivi ad acquistare un top di gamma, realizzato in maniera molto curata, con specifiche di primissimo livello. Ora, cinque anni dopo, le cose sono molto cambiate e si può dire che l’azienda si sia allineata ai top di gamma della concorrenza. Non solo come offerta hardware e software, anche nel prezzo.
La nuova famiglia OnePlus giunge quindi all’ottava generazione. Quest’anno sono stati presentati OnePlus 8 e OnePlus 8 Pro, due device che possiamo considerare alla stregua della dicotomia che al giorno d’oggi offre il mercato: un prodotto più consumer (OnePlus 8), che però non va certo a lesinare sulla qualità, e un prodotto estremamente high-end (OnePlus 8 Pro) per i più esigenti. I due dispositivi differiscono per poche ma basilari caratteristiche: il modello Pro può vantare un display più grande con maggiore refresh rate, una batteria più capiente e un sensore principale di dimensioni e risoluzione maggiore. Insomma, come fanno Huawei e Samsung con le varie declinazioni dei loro ultimi modelli. Ma OnePlus 8 ricalca in tutto e per tutto quella che è stata la filosofia aziendale che ha fatto le fortune dell’azienda cinese: offrire un prodotto di altissimo profilo che si posizionasse in alto ma non al vertice della piramide dei top di gamma e poterne essere una valida alternativa. Vero, solitamente mi concentro su prodotti di fascia alta, ma è anche vero che oggi la “fascia media” (se così si può ancora considerare) offre un’incredibile varietà di soluzioni a prezzi interessanti pur preservando una buona qualità fotografica. E poi ero molto curioso: non rimasi estremamente soddisfatto dalla fotocamera di OnePlus 2, nonostante ai tempi sulla carta promettesse molto bene, per cui poter comprendere i passi avanti fatti dall’azienda in cinque anni mi sembrava doveroso. Ora OnePlus è a tutti gli effetti una valida alternativa, per giunta leggermente più economica dei vari Samsung Galaxy o Google Pixel..quindi, come si comporta?
Esternamente OnePlus 8 ricorda molto Huawei P30 Pro anzi, sono quasi identici: a cambiare è la disposizione laterale dei tasti e l’alloggiamento della fotocamere. I bordi, leggermente smussati ai lati per contenere il display dolcemente curvo, e il telaio di alluminio sembrano presi direttamente dai vicini di casa di Shenzhen; persino la parte inferiore della scocca, che mostra il connettore USB Type C, l’alloggiamento della Sim e il microfono, è speculare.
Tuttavia la disposizione dei tasti è davvero molto più comoda su OnePlus: sulla destra troviamo quello di accensione e spegnimento mentre quello del volume è sulla sinistra. Sopra il primo tasto però c’è quello che ormai possiamo identificare come un marchio di fabbrica di OnePlus ovvero il tasto a tripla azione che gestisce il volume della suoneria e che consente di silenziare, mettere in vibrazione e alzare la suoneria senza essere costretti a sbloccare il display: non è cosa di poco conto, è una grande comodità. Il retro della scocca è satinato e molto liscio, con colorazioni molto piacevoli: il modello che ho provato io era in Glacial Green, finitura che a seconda dell’angolazione dal quale la si guarda cambia la cromia passando da verde ad azzurro, molto bello e curato. OnePlus 8 è 5mm più corto, 1.45mm più stretto e 0.5mm più sottile di OnePlus 8 Pro, ricalca le dimensioni di un Galaxy S20. Il display si colloca ai vertici di questo segmento, un Amoled da 6.55″ Full HD+ 2.400 x 1.080 (20:9) con frequenza di aggiornamento di 90Hz, 402 ppi e 1100 nits di luminosità, davvero molto fluido e con colori estremamente brillanti; forse uno dei migliori display Full HD+ per questa fascia di prezzo. Subito sotto lo schermo è posizionato il lettore delle impronte digitali (ma è anche possibile lo sblocco facciale attraverso la fotocamera anteriore): il riconoscimento non è stato fulmineo a dire il vero, ma una volta memorizzata l’impronta consente lo sblocco molto più velocemente di quanto mi aspettassi. All’interno batte un processore Qualcomm Snapdragon 865, con 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna: app avviate velocemente, giochi senza lag e aggiornamenti fulminei. La batteria è da 4300 mAh e OnePlus 8 la ottimizza: con una sola carica lo smartphone durerà quasi due giorni, con un utilizzo “normale” di varie app, mail, fotocamera e musica. Non ha una ricarica wireless come molti device della concorrenza ma il caricatore in dotazione da 30 W impiegherà un massimo di un’ora per ricaricare lo smartphone e in circa 30 minuti garantisce un’autonomia di oltre il 60%. Da notare, con una nota di rammarico, che nella confezione non sono comprese le cuffie.
OnePlus 8 è dotato di una tripla fotocamera posteriore, posta al centro della scocca con disposizione verticale: sensore principale Sony IMX586 da 48 Mpxl (con pixel da 0.8 micron) e obiettivo grandangolare con apertura f/1.7 equivalente ad un 24mm con stabilizzazione OIS ed EIS; sensore secondario da 16 Mpxl e obiettivo ultragrandangolare con apertura f/2.2 equivalente ad un 16mm con angolo di campo di 116°; sensore Macro con risoluzione da 2 Mpxl (con pixel da 1.75 micron) con obiettivo con apertura f/2.4. La fotocamera frontale non fuoriesce più dalla scocca come su OnePlus 7T ma è un piccolo foro in alto a sinistra, incastonata quindi nel display: sensore Sony IMX471 da 16 Mpxl (con pixel da 1 micron) con apertura f/2.4 e stabilizzazione EIS. Lo zoom permesso dalla fotocamera posteriore è digitale, quindi ottenuto con un crop sull’immagine.
L’interfaccia è pulita e ormai è diventata uno standard per ogni smartphone. Su OnePlus 8 in modalità Automatica si potrà decidere di utilizzare lo scatto a 12 Mpxl o a 48 Mpxl, oppure di selezionare la modalità Macro. Il punto di messa a fuoco, così come il punto di esposizione, si scelgono poggiando il dito sul display; ciò non accade anche in modalità Macro, nella quale il sistema AF è automatico e a rilevamento centrale. Stesso discorso per la modalità Pro, ovvero quella manuale.
OnePlus 8 è stata una vera sorpresa per quanto riguarda il lab test, sia utilizzando il sensore a piena risoluzione sia in modalità Pixel Binning: il sensore principale è l’unico che si può utilizzare con parametri manuali, quello con obiettivo ultrawide è invece completamente automatico e quindi non misurabile. A 12 Mpxl la risoluzione nominale rilevata su OnePlus 8 è leggermente più alta di quella rilevata sia su Nokia 7.2 sia su Huawei P40 Pro ma soprattutto è decisamente la più costante mai rilevata su uno smartphone ad ogni step ISO aggiuntivo: come si può notare dal grafico rimane infatti praticamente invariata dai 100 ai 1600 ISO. Il rumore è molto contenuto gino agli 800 ISO, poi comincia a salire gradualmente ma senza mai diventare eccessivo neanche a 3200 ISO.
Anche a 48 Mpxl, quindi utilizzando tutti i pixel del sensore, la risoluzione è incredibilmente costante. Il rumore sale più rapidamente ma non sembra mai ingestibile. Il punto di svolta per entrambi i parametri è la soglia dei 400 ISO: la risoluzione scende e il rumore sale ma sempre molto dolcemente.
OnePlus 8 è dotato di un sensore Sony che ha dato risultati eccellenti, con livelli di risoluzione molto costanti e un basso rumore sia a 12 Mpxl che a 48 Mpxl, e un processore Qualcomm Snapdragon di ultima generazione..ma tutta questa potenza va controllata, meglio se in modalità Pro. Sia a 12 Mpxl che a 48 Mpxl l’immagine è davvero molto pulita e senza sbavature: nel primo caso è però un po’ troppo “sbiadita” mentre a 48 Mpxl è più dettagliata e con un ricco contrasto. Inoltre questa elevata risoluzione rende possibile il crop per sopperire alla mancanza della focale zoom – in questo caso il ritaglio di un file così grande e abbondante di informazioni è sicuramente la strada migliore da percorrere rispetto all’utilizzo dello zoom digitale soprattutto se i soggetti più interessanti solo lontani.
Il pannello Amoled Full HD+ è davvero meraviglioso, per trovare qualche difetto bisogna visionare le immagini su uno schermo di grandi dimensioni. Il rumore, nonostante nominalmente non sia eccessivo, diventa visibile alle basse luminosità anche in situazioni più o meno controllate, come ad esempio in casa e con molteplici fonti di luce. Invece in condizioni di luce diretta, nelle giornate fortemente soleggiate e con una luce molto dura, si nota una leggera sovraesposizione e viene a mancare un po’ di dettaglio. In modalità Pro (manuale) le cose invece migliorano notevolmente grazie alla possibilità di impostare i parametri a proprio piacimento e ottenere così un risultato fotografico molto più fedele al reale: a dispetto di altri device OnePlus 8 permette di scattare sia in 12 Mpxl che in 48 Mpxl in manuale, quindi utilizzando sia tutti i pixel del sensore sia attraverso il Pixel Binning. Il file potrà essere salvato in formato Jpeg e in Raw, ma non in entrambi contemporaneamente..ed è un bene, così facendo si risparmia notevole memoria. Si possono gestire vari parametri: ISO, bilanciamento del bianco, tempo di scatto (anche se l’icona indica erroneamente l’apertura), messa a fuoco ed esposizione. A display poi si potrà scegliere prima dello scatto il punto di esposizione, quello di messa a fuoco (se impostata su rilevamento automatico) e visualizzare l’istogramma. Per accedere a questa modalità, come a tutte le altre quali ritratto, panorama, notturna, time-lapse, video e slow motion, basta fare swipe con il dito verso l’alto.
Una cosa che, ad ora, ha solo OnePlus 8 – ed è un vero “plus” – è la possibilità di salvare le impostazioni di scatto manuale preferite (come accade per le fotocamere) e richiamarle facilmente quando necessario, ad esempio per un ritratto o un panorama: scorrendo la tendina posta in alto sul display ci sono infatti i due pulsanti scorciatoia C1 e C2 nei quali salvare due settaggi differenti. Altra nota positiva, del tutto personale, è la presenza della funzione Macro: non si attiva da sola ma è da selezionare manualmente in modalità automatica. Molti produttori oggi stanno puntando sulle capacità zoom dei propri smartphone ma ritengo che la possibilità di avvicinarsi così tanto ai soggetti sia un aspetto da non sottovalutare: a meno che non si utilizzino tecnologie particolari (come Huawei P30 Pro o Huawei P40 Pro ad esempio) allo zoom si può sempre sopperire con il crop del file originale, mentre se una rilevazione ravvicinata non è precisa lo scatto è perso. Su OnePlus 8 la funzione Macro è completamente automatica, ciò vuol dire che non si potrà selezionare a display il corretto punto di messa a fuoco: il rilevamento è a punto singolo, per cui il soggetto al quale vi volete avvicinare dovrà essere ben centrato nel display (utile in questo caso impostare la griglia della regola dei terzi nelle impostazioni).
Il risultato è stupefacente se pensiamo che ci si può avvicinare al soggetto fino a circa 2 cm, bisognerà però rinunciare ad una buona resa cromatica in quanto i colori risultano più sbiaditi rispetto ad una normale immagine scattata a 12 Mpxl o a 48 Mpxl. Infine anche il sistema AF mi è sembrato molto preciso, soprattutto sui soggetti in movimento come i ciclisti.
Se siete alla ricerca di uno smartphone esteticamente attraente, 5G (ma verificate la copertura della vostra zona, altrimenti non serve a nulla), in grado di eseguire molteplici processi contemporaneamente ed in maniera fluida – come ad esempio la gestione di tante app – con un display eccellente ed un’autonomia spiccata, OnePlus 8 risulta sicuramente una giusta scelta merito anche del prezzo: a € 649 non ne troverete altri di questo livello, dato che i modelli quasi speculari marchiati Google, Huawei e Samsung hanno un prezzo di ingresso molto superiore. Se invece l’argomento che più vi interessa è la fotografia allora sappiate che se volete spremere il meglio da questo modello in termini di pulizia del file, resa cromatica e contrasto dovrete scattare quasi sempre in modalità Pro (manuale).