Sperando che il mio professore di fisica mi perdoni le semplificazioni, quando la luce attraversa una lamina / pellicola le varie lunghezze d’onda subiscono fenomeni di riflessione, rifrazione e di interferenza che ne cambiano le caratteristiche, creando quindi repentini cambiamenti di colore. In particolare i fenomeni di interferenza dipendono dallo spessore della lamina attraversata dalla luce. Dato che la lamina di una bolla di sapone è disomogenea (lo spessore varia) e che correnti di aria, oppure l’evaporazione stessa del liquido della bolla, causano nel tempo ulteriori cambiamenti di spessore ecco spiegata la sua iridescenza. Immaginiamo ora di voler fare una macrofotografia della superficie di una bolla di sapone, quello che otterremmo sarebbe un insieme di colori cangianti che si inseguono seguendo le correnti del film liquido. Tuttavia, la sfericità della bolla, pone diversi problemi di messa a fuoco e profondità di campo, per cui sarà meglio creare una lamina di sapone che sia piatta, al fine di semplificarci la vita. Tutto quello che vi serve è: una gruccia appendiabiti in alluminio, dello spago, un drappo di velluto nero, del sapone lavapiatti, acqua e, come diceva quel famoso motivetto, basta un poco di zucchero..