Questo Hotel, in questi giorni, è un po’ vuoto. Sono abituato ai grandi numeri: ho due sorelle, un fratello e due nipotine che passano (e stazionano!) spesso da queste parti, attirati da quelle presenze importanti e costanti che sono mio padre e mia madre! Le due nipoti ti girano per casa, Sorella 1 arriva con loro e se ne va spesso senza, sorella 2 arriva puntualmente a pranzo e a cena, Fratello passa al volo, fa un saluto, a volte resta a fare due chiacchiere. Ora, purtroppo, non è così. Le mie nipoti le vediamo in video chiamata, Fratello indossa una divisa e, continuando a lavorare, preferisce non vedere i nostri genitori, Sorella 2 abita a quella che era la casa di mia nonna, di fronte a questo Hotel, ma lavora in farmacia, quindi anche lei ha deciso di non venire più qui e ci vediamo solo dalla finestra! Mio padre, non potendo più uscire, se ne va in terrazza a fare i suoi quattro passi, mia madre cucina e fa i suoi cruciverba. A volte se ne vanno al balcone insieme. E io sono qui, con la mia macchina fotografica, testimone del tempo che scorre più lento e che sembra più vuoto, a raccontare quella che, ormai, è diventata una tipica giornata, qui, a casa nostra. Purtroppo ora bisogna fare dei sacrifici, superare i bisogni personali per proteggerci e proteggere gli Altri, rinunciare a quei gesti d’affetto che prima ci regalavamo, e cercare altri modi per sentirci vicini. È dura ma pensiamo che bello, poi, quando ci rivedremo… quando questo hotel tornerà a essere popolato come prima e non avremo più paura di abbracciarci!
Giorgio Pincitore
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