I produttori di fotocamere e obiettivi concentrano tutti i loro sforzi nella ricerca della massima nitidezza. Ma siamo sicuri che questa sia una garanzia di qualità d’immagine? Nello still-life certamente, ma non quando si tratta di esprimere sensazioni.
La conferma l’abbiamo osservando il lavoro degli autori pubblicati in questo numero di Zoom che proprio attraverso il mosso controllato realizzano immagini di grande forza espressiva. Vediamone alcuni:
La ricerca fotografica di Sabine Wild è dedicata al paesaggio urbano delle megalopoli del mondo; Sabine ha vissuto a lungo tra Shanghai, Beijing, Chengdue e Hong Kong, rimanendo colpita dall’assenza d’identità dei nuovi ambienti urbani: “Le megalopoli mi affascinano per le loro dimensioni, il loro costante trambusto e vitalità, una miscela di euforia e di sgomento”.
David Yarrow è uno dei migliori fotografi Fine Art inglesi e documenta gli animali in via d’estinzione, come i leoni, gli elefanti e i rinoceronti nel loro habitat naturale. La chiave della spettacolarità delle sue fotografie mozzafiato è nell’improvvisazione e nel movimento.
Angela Bacon Kidwell: “La mia fotografia nasce dall’ossessione che ho da sempre di esplorare i sogni generati dal mio subconscio. Durante il giorno la mia mente registra le risposte fisiche o emotive evocate da situazioni, incontri, luoghi, risposte che poi mi si ripresentano durante il sonno con tutto il loro carico simbolico.”
Se, guardando le fotografie di Stephen Wilkes vi perdete ad osservare ogni singolo e piccolissimo elemento e riguardandole scoprite sempre nuovi minuscoli dettagli, la magia dell’autore è riuscita. Ogni scatto racchiude in sè 15 lunghe ore di tempo, dal giorno alla notte, e nell’arco di questo tempo migliaia di persone trascorrono la loro vita, e migliaia di cose semplicemente accadono.
Le fotografie di Nicolas Baghir Maslowski nascono dalla pellicola, poi ingrandite in camera oscura ma non ritoccate. La sua visione onirica del mondo si sta affermando anche al di fuori del mercato francese. Le stampe di Nicolas Maslowski sono uniche.”
Pep Ventosa: “Sono attratto da soggetti quotidiani come gli alberi, auto, giostre, luoghi iconici, perché comunicano una sorta di calore e tranquillità nel loro essere familiari, e cerco nuovi modi per rappresentarli attraverso la fotografia. Mi piace trasformare gli oggetti ordinari in qualcosa di unico.”
Ispirandosi a maestri della fotografia come Richard Avedon, Jérémie Nassif rappresenta attraverso la tecnica dell’open flash il movimento come pura estetica: l’armonioso movimento del corpo di un ballerino o quello del cavallo sono una grande espressione di armonia. Sgranate, elaborate in post produzione, le sue immagini ricordano un disegno a carboncino.
Informatico e insegnante in corsi di “Interazione uomo-computer”, Roberto Polillo usa la tecnica Intentional Camera Movement che consiste nel muovere intenzionalmente la fotocamera al momento dello scatto in un mosso controllato.
Gli autori
Sabine Wild
Eeva Karhu
David Yarrow
Nicolas Baghir Maslowski
Stephen Wilkes
Sophie Zénon
Roberto Polillo
Susan Burnstine
Jacob Felländer
Jérémie Nassif
Pep Ventosa
Angela Bacon Kidwell
Matthew Pillsbury
Antonio Zuccon
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In collaborazione con la rivista Nature&Animals.
Entro il 15 giugno 2016
