L’attesa è finita: con una presentazione a Tokyo in diretta streaming mondiale Nikon toglie il velo al nuovo sistema Z presentando le mirrorless Full frame Nikon Z6 e Nikon Z7.
Tutto ruota attorno allo Z-Mount, una combinazione di tecnologie che apre un nuovo capitolo della storia Nikon e comune ad entrambe le macchine. Z-Mount ha un diametro di 55mm e una flangia che dista dal sensore 16mm, il tiraggio più corto rispetto ad ogni altro sistema mirrorless ad ora sul mercato; questa combinazione permette di incamerare sì più luce, ma soprattutto permette la longevità del sistema: i connettori ad alta velocità sono stati costruiti già pensando al prossimo formato 8K. Rispetto ad F-Mount, rimasto invariato dagli anni ’50, il diametro è quindi più largo del 17% e la distanza dalla flangia si è ridotta del 65%. Ma i punti in comune dei due corpi macchina sono molteplici. Oltre allo Z-Mount, il processore Expeed 6 e le molteplici possibilità di registrazione video: 4K UHD/30p e Full HD/120p, 8K time lapse movie, N-Log 10-bit 4:2:2.
Ma torniamo alle due mirrorless. Nikon Z7 è il modello più performante dei due, pensato per dare il meglio in ambito fotografico. Il sensore è un BSI-CMOS da 45 Mpxl, la stabilizzazione interna è a 5 assi che compensa fino a 5-stop e il sistema AF è ibrido (fase e constrasto) con 493 punti a rilevamento a contrasto che coprono il 90% del sensore (verticalmente e orizzontalmente). La gamma ISO è compresa tra 64 e 25600 ma è espandibile fino a 102400. L’otturatore va da un minimo di 1/8000s ad un massimo di 30 secondi; permette uno scatto continuo di 9 fps con AF bloccato sul primo scatto altrimenti di 5.5 fps per un massimo di 18 file Raw 14-bit non compressi. In ambito video valgono le specifiche prima anticipate sul formato 4K e Full HD: come detto supporta anche il formato N-Log a 10-bit (4:2:2) tramite HDMI oppure 8-bit (4:2:0) su scheda di memoria.
Nikon Z6 è il modello "minore", ha una risoluzione più bassa ma è più veloce rispetto a Nikon Z7. Ha un sensore BSI-CMOS da 24 Mpxl, una gamma ISO compresa tra 100 e 51200 (espandibile fino a 204800), un otturatore che va da un minimo di 1/8000s ad un massimo di 30 secondi. Il sistema AF è differente: è sempre a contrasto ma i punti a rilevamento di fase sono "solo" 273 pur coprendo il 90% della superficie del sensore. La velocità di raffica è invece superiore, attestandosi a 12 fps con AF bloccato, altrimenti a 9 fps, sempre con file nel formato Raw 14-bit.
Se Nikon Z7 è la scelta più performante in ambito fotografico, Nikon Z6 potrebbe essere l’equivalente in campo video: ha le stesse potenzialità della sorella maggiore, ma registra in 4K con con full readout del sensore.
Entrambe dispongono di un mirino EVF con pannello Oled da 3.690.000 punti con copertura del 100% del campo visivo e un ingrandimento di 0.8x, un display LCD posteriore da 3.2" touch, un corpo in lega di magnesio tropicalizzato e una batteria garantita per un massimo di 330 scatti..anche se sarà disponibile un battery grip aggiuntivo che ne dovrebbe migliorare di molto l’autonomia. Entrambe avranno porte USB 3.1, micro HDMI, microfono e cuffie e il sistema SnapBridge, che include le connessioni Wireless e Bluethooth per trasferire file Raw e Jpeg su PC o dispositivi connessi. La porta per le schede di memoria supporterà solo le schede XQD.
Nikon Z6 e Nikon Z7 arriveranno sul mercato con tre ottiche, Nikkor Z 24-70mm f/4 S, Nikkor Z 35mm f/1.8 S e Nikkor Z 50 mm f/1.8 S, e il nuovo adattatore Mount Adapter FTZ. Inoltre è già stata diramata la roadmap ufficiale del sistema Z che prevede un totale di ben dodici ottiche entro il 2020.
Nikon Z7 sarà disponibile da fine settembre ad un prezzo che per il mercato americano sarà di $ 3400 solo corpo o di $ 4000 in kit con il nuovo Nikkor Z 24-70mm f/4 S.
Nikon Z6 sarà invece dispoibile da fine novembre ad un prezzo di $ 2000 solo corpo o di $ 2600 in kit con Nikkor Z 24-70mm f/4 S.