Nonostante sia stata presentata come una macchina concepita per le famiglie e per i fotografi di viaggio, Fuji X-T30 si prospetta essere ben molto di più.
Qualche giorno fa sono stato alla presentazione della nuova Fuji X-T30 tenutasi a Milano, fotocamera mirrorless ad ottica intercambiabile estremamente compatta che segue il filone della X-T20 ma, nella realtà, è una X-T3 in formato ridotto dato che ne condivide molte caratteristiche quali il sistema AF, tutte le simulazioni pellicola (di cui Fuji va molto fiera, a ragion veduta), la qualità d’immagine e l’output 4:2:2 10-bit HDMI. Alle caratteristiche complete ho già dato ampio spazio su fotografia.it, non mi voglio dilungare troppo; vorrei invece concentrarmi più sul punto di svolta di questa mirrorless APS. X-T30 è importante soprattutto perché introduce nel sistema la Generazione 4.1: un risultato combinato tra X-Trans CMOS 4 e X-Processor Pro 4
La Generazione 4.1 va a migliorare alcuni aspetti significativi. Innanzitutto il Face and Eye Tracking risulta più performante: su X-T3 copre un’area fino al 10% dell’immagine, su X-T30 è più preciso e riesce a rilevare una porzione del 7%. Inoltre viene migliorata l’esposizione automatica sui volti rilevati, per cui ottimizza tutti i parametri per valorizzare ancora di più l’incarnato.
In seconda battuta permette di selezionare il volto principale attraverso il display touch posteriore, funzionalità che si porta dietro un naturale miglioramento dell’operatività e della reattività generale del pannello stesso facilitando quindi l’utilizzo quando non si sta guardando il mirino.
Ma il vero boost questa macchina lo ottiene sulla messa a fuoco a rilevamento di fase. Il nuovo Phase Detection è denominato Non-stop: nel rilevamento dei soggetti, nel passaggio da molto lontano a molto vicino – e viceversa, la velocità del sistema AF permette ad X-T30 di essere più reattiva nel cambio di piano.
Queste caratteristiche troveranno sicuramente spazio anche su Fuji X-T3 con un aggiornamento firmware che vedrà la luce a breve. Si sa, un grandissimo pregio di Fuji è aggiornare quanto più possibile i propri prodotti, anche diversi anni dopo la loro uscita sul mercato ed in maniera completamente gratuita, per permettere ai propri utenti di avere a disposizione quante più migliorie possibili sui corpi macchina in loro possesso. Ciò però non sarà possibile per quanto riguarda X-T2 ed X-T20: sicuramente anche loro riceveranno un aggiornamento firmware ma essendo già state “spremute” al massimo, potranno godere di tutte queste nuove tecnologie ma in formato ridotto. Di questi miglioramenti bisogna inaftti rendere grazie sì al processore ma anche e soprattutto alla moderna architettura del sensore. Il nuovo X-Trans CMOS 4 infatti gestisce una mole di dati ben 4 volte superiore rispetto ad X-Trans CMOS III. Per fare un esempio: il sensore montato su X-T2/X-T20 suddivide il Single point in 5 aree, ognuna delle quali è a sua volta suddivisa in 4 linee, e le analizza 3 volte al secondo; anche X-Trans CMOS 4 suddivide il SIngle Point in 5 aree ma legge 6 volte al secondo ben 8 linee. Il risultato è che il nuovo sensore legge 240 dati al secondo contro i 60 del “vecchio”.
Nonostante sia stata presentata come una macchina concepita per le famiglie e per i fotografi di viaggio, Fuji X-T30 si prospetta essere ben molto di più.